Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo scopre il teatro all’età di 8 anni quando, in una recita scolastica, indossa i panni di Pinocchio e già allora capisce che il suo destino sarà la recitazione. Sino a 18 anni segue quindi corsi teatrali parallelamente agli studi. Conseguito il diploma, nonostante il parere contrario dei genitori, decidere di assecondare la sua passione e riesce a farsi notare da Eduardo De Filippo che, per quattro anni, sino alla sua morte, lo prende sotto la sua ala inserendolo nella sua compagnia. Saranno ovviamente quattro anni fondamentali per la sua formazione anche perché, nel medesimo periodo, incontra Pupella Maggio di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scena.

Alla morte di Eduardo, dopo un breve periodo trascorso con Luca De Filippo, dal 1987 in poi, le sue scelte artistiche diventano sempre più impegnative e lo portano ad interpretare ruoli ed a partecipare in spettacoli che hanno fatto storia: si pensi a Cabaret, a Concha Bonita, alle Notti di Cabiria, al Bacio della Donna Ragno, a Carmela e Paolino, a Questa sera Amleto, per citarne solo alcuni.

Dal 1996, Gennaro Cannavacciuolo è chiamato ad interpretare il ruolo del brillante in varie operette. In modo continuativo per il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, ma anche per il Politeama di Prato, il Verdi di Salerno sotto l’egida del Teatro San Carlo di Napoli, per il Teatro Verdi di Pisa, il Teatro Carlo Felice di Genova ed il San Carlo di Napoli. Le sue interpretazioni riscuotono grandi consensi tant’è che nel 2002 gli viene assegnato il premio Trieste Operette.

Partecipa inoltre a numerose trasmissioni televisive nonché a fiction e film sia per il cinema che la televisione. Ha lavorato con Giuseppe Patroni Griffi, Gina Lollobrigida, Francesca Dellera, Pippo Baudo, Paolo Limiti, Mireille Mathieu, Marisa Laurito, Nicola Piovani, Alfredo Arias, Gianni Morandi, Saverio Marconi.

Per i critici più esigenti del settore, Gennaro Cannavacciuolo è sinonimo di talento, di classe, di eclettismo e di fantasia insuperabili, uno degli ultimo eredi della grande scuola teatrale legata ad Eduardo, e che lo rendono capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista, il cabaret con uno stile inconfondibile.

Gennaro Cannavacciuolo ha vinto il Premio ETI 2009, Olimpici del Teatro, come migliore attore non protagonista.