Parole scritte in cartolina (testo vincitore del Premio Anticoli Corrado nel 1991) è il primo capitolo della Trilogia tedesca nella quale l’autore racconta la Germania quasi come metafora del mondo. Seguono Erinnerung (1995) e Sotto Berlino (1997), una fotografia d’epoca sugli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale. La stessa umanità disperata e grottesca è protagonista dei dieci monologhi di Ueber-flussige Frauen (1995, vincitore del Premio Rosso di San Secondo nel 1998).
Con Le luci di Algeri (primo lavoro scritto in versi) nel 2000 vince il Premio Flaiano. Ispirandosi a un fatto di cronaca, il terribile massacro avvenuto in Algeria durante il Ramadan, Guardigli tesse un incontro tra culture, un pianto funebre scritto e rappresentato da occidentali in onore di bambini maghrebini, vittime innocenti di loro connazionali.
Sempre per il teatro Guardigli scrive Davanti e dietro lo specchio (2001), un’indagine sulla spiritualità ispirata alla santa bolognese Caterina de’ Vigri; Una canzone a tre tempi (2003 scritto insieme con Tiziana Bagatella); Cielo tagliato (2004); L’infanta e le altre (2004); Faust a Hiroshima scritto con Imogen Kusch, una riflessione sull’insanabile conflitto tra etica e scienza. Lo spettacolo, diretto dalla stessa Kusch, è patrocinato dalla Comunità Europea; nel 2004 Guardigli scrive e cura la messinscena di Giovanna d’Arco di Borgovecchio, monologo in lingua siciliana. Per queste due opere è insignito del Premio Fondi La Pastora per il Teatro (2006).
Rappresentato anche in Germania, Francia, Svizzera, Svezia, Polonia, ha adattato per il teatro romanzi di Thomas Bernhard, Antonio Tabucchi, Abraham B. Yehoshua, Maksim Gorkij