Gabriele Pignotta

C’era una volta un bambino che quando andava al cinema si emozionava così tanto ma così tanto che a volte rimaneva a vedere i film due, anche tre volte di seguito… finché un giorno decise che il suo destino nella vita era fare l’attore… e far provare agli altri quelle emozioni che lui stesso aveva provato”. Se dovessi iniziare la mia biografia artistica comincerei così come un bambino dentro una favola, sì perché per me fare questo mestiere significa continuare a essere quel bambino che si emozionava e che voleva vivere all’interno di un mondo che non c’è! Certo per vivermi quella favola la strada è stata lunga, i sacrifici tanti ma alla fine credo di esserci riuscito e la favola sta diventando sempre più bella. Ciò che desideravo era raccontare e interpretare storie per far vivere agli altri quelle stesse emozioni che troppo” commedie talmente riuscite da farmi arrivare così tutta insieme, la consacrazione di pubblico e di stampa! Nel frattempo La Compagnia di Gabriele Pignotta diventa la compagnia di giro nazionale più promettente del nuovo panorama teatrale e per me un preziosissimo gruppo di amici e talenti di cui non posso più fare a meno! Yesss… quel bambino sprofondato nella poltrona di un cinema di periferia aveva fatto bene a sognare… ma la mia favola deve ancora finire, alla porta stanno bussando delle sorprese fantastiche. Grazie a Marco Belardi produttore giovane ma lanciato al successo, la mia commedia Ti sposo ma non troppo, sta per diventare un film… E poi dicono che le favole non esistono, puah!