Nata a Napoli nel 1951, Marina Confalone inizia a recitare in teatro negli anni Settanta, nella compagnia di Edoardo De Filippo. Il grande maestro napoletano la scrittura per molte sue commedie, da ‘Natale in casa Cupiello’, a ‘Gli esami non finiscono mai’, fino a ‘L’arte della commedia’. Marina collabora in quegli anni anche con altri registi, tra cui Carlo Cecchi, che la dirige in testi di Harold Pinter e Luigi Pirandello. Il suo debutto cinematografico avviene nel 1975 con L’infermiera di Nello Rosati e poi con il film cult di Steno, Febbre da cavallo. Nel 1985, riceve un Nastro d’Argento e un David di Donatello per la sua interpretazione in Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo. Negli anni successivi, Marina lavora in numerose produzione italiane, tra cui Separati in casa, Arriva la bufera, Parenti serpenti e Veleno, fino al 1996, quando nei panni di Adele in La seconda volta di Mimmo Calopresti, guadagna un nuovo David di Donatello. La sua lunga carriera di attrice continua con film di qualità, come La parola amore esiste e Il dolce rumore della vita. Nel 2002, partecipa a Incantesimo napoletano, film diretto da Paolo Genovese e Luca Miniero. Nonostante i numerosi impegni cinematografici continua a lavorare anche in teatro, non solo come attrice, ma anche come autrice e regista.
Marina Confalone
