Michael Ende

Michael Andreas Helmuth Ende (Garmisch-Partenkirchen, 12 novembre 1929 – Stoccarda, 28 agosto 1995) è stato uno scrittore tedesco universalmente noto soprattutto per i romanzi Momo e La storia infinita.

Il padre di Michael, il pittore surrealista Edgar Ende, aveva un’attività artistica inizialmente ben avviata, che però incontrò nel corso degli anni trenta diverse difficoltà, a causa dell’imporsi del regime nazista, finché, nel 1936, fu costretto a sospendere qualunque esposizione. L’anno successivo tutte le sue opere furono confiscate dalle autorità in quanto “arte decadente”.

Gli anni precedenti la guerra furono per Michael anni di crescita e studio, funestati nel 1937 dalla morte di un suo intimo amico, Willie: sulla sua immagine lo scrittore modellò, in seguito, l’aspetto di Bastiano, il protagonista de La storia infinita. Nel 1941, una sospensione scolastica lo spinse a pensieri suicidi, che riuscì a superare. L’anno successivo Michael evitò fortunosamente l’ingresso nella Hitler Jugend.

Nel 1945 Michael venne forzatamente arruolato per l’estrema difesa della Germania nazista, ormai prossima alla disfatta totale. Dopo un addestramento di un sol giorno, fu mandato al fronte, dove vide morire tre suoi compagni nei primissimi combattimenti. Michael gettò a terra il fucile e scappò, percorrendo a piedi, lungo tutta la notte, ottanta chilometri, nel tentativo di raggiungere Burach, dove viveva sua madre. Entrò quindi in un’organizzazione antinazista (Fronte per la Baviera Libera) sino al termine della guerra.

Gli anni seguenti la guerra furono segnati, per Michael, ormai quasi maggiorenne, dall’incontro con l’Antroposofia di Rudolf Steiner e quindi con il teatro. La sua ambizione divenne quella di poter essere attore. Scrisse opere teatrali e recitò in ruoli secondari, senza tuttavia ottenere grande riscontro. Nel 1951 conobbe Ingeborg Hoffmann, che in seguito diventò sua moglie.

Il 1953 fu l’anno della crisi familiare dei genitori di Michael. Il padre conviveva con Lotte Schleger, della stessa età di Michael, mentre la madre tentò il suicidio. Michael riuscì a salvare la madre, consigliandole la pittura come terapia. La riconciliazione tra Michael e suo padre Edgar avvenne tre anni dopo, nel 1956.

In questi anni Michael ottenne un lavoro presso una compagnia radiofonica e nel mentre, sotto consiglio di un amico, scrisse nel 1958 il suo primo libro, Le avventure di Jim Bottone, che venne tuttavia rifiutato dall’editore cui lo spedì. Due anni dopo, nel 1960, riuscì a ottenere la pubblicazione dall’editore Tienemanns. Il successo del libro, primo premio nel 1961 per la letteratura per l’infanzia, permise a Michael di ottenere la stabilità economica.

Nel 1964 si sposò a Roma con Ingeborg Hoffmann. Nel 1965 suo padre morì per un attacco di cuore. Continuò a lavorare per il teatro, sinché, nel 1971, si spostò a Genzano di Roma. Erano questi gli anni in cui lavorava a Momo, che completò nel 1972. Tienemanns accettò di pubblicarlo dopo alcune esitazioni. L’edizione del libro era accompagnata da illustrazioni dello stesso autore. Nel 1974 il libro ricevette un premio tra la letteratura per adolescenti.

Nel 1973 morì la madre di Michael. Nel 1977 Michael compì il suo primo viaggio, di due settimane, in Giappone, paese dove lo scrittore sarebbe stato in seguito molto amato.

Nel 1979 completò e pubblicò La storia infinita. L’enorme successo del libro e la gran quantità di premi ricevuti, con una conseguente riscoperta di Momo da parte di pubblico e critica, portarono a Michael grande notorietà, la quale, tuttavia, risultò troppo pesante per l’autore, che ne risentì fisicamente e mentalmente.

Nel 1982 firmò il contratto per la versione cinematografica de La storia infinita. Apprese però solo in seguito delle enormi modifiche che produzione e regista volevano apportare alla storia, quando ormai era troppo tardi per opporsi. «Auguro la peste ai produttori. Mi hanno ingannato: quello che mi hanno fatto è una sozzura a livello umano, un tradimento a quello artistico» commentò dopo la prima. Il film venne proiettato nei cinema nel 1984, nonostante i tentativi dello scrittore per bloccarlo. Intentò una causa alla produzione perché fosse eliminato il suo nome dai titoli di testa, causa che, nel 1985, perse.

Nel 1983 completò Lo specchio nello specchio, raccolta di racconti cui stava lavorando da almeno dieci anni. Nel 1985 morì la moglie. Lo stesso anno Michael, dopo quattordici anni di vita in Italia, tornò in Germania.

Nel 1986 venne completata la versione cinematografica di Momo (cui sarebbe seguita quella postuma a cartoni animati di Enzo D’Alò, Momo alla conquista del tempo con la colonna sonora di Gianna Nannini).

Nel 1989 tornò in Giappone, dove sposò la sua seconda moglie, Satō Mariko. Frequenti le visite in Giappone negli anni successivi. Nel 1992 cominciarono i problemi allo stomaco, sino al 1994, quando gli viene diagnosticato un cancro. Michael Ende morì alle 19:10 del 28 agosto 1995, all’età di 65 anni.

Danilo Zuliani

Anno di nascita: 1969
TEATRO
2008 – Ma chi ce lo fa fare, di Fabrizio Ripesi
2008 – Peter Pan, adattamento e regia, ruolo Capitan Uncino
2007 – Dio li fa e poi, Roma
2007 – La doppia essenza di Cristo, ruolo Giuda – Roma
2007 – I sette peccati capitali, corti teatrali – Roma
2007 – La commedia divina – ruolo Zeus -Roma
2006 – Le passioni. corti teatrali – Roma
2006 – La valigia dell’attore, corti teatrali – Roma
2006 – Amori impenetrabili, ruolo Anselmo – Roma
2005 – Le pillole di Ercole, ruolo Francesco – Trevignano Romano (Roma)
2005 – La cena dei cretini, ruolo François Pignon – Roma
2004 – L’Hotel del libero scambio, ruolo Paillardin – Formello (Roma)
2004 – Amelto, ruolo Laerte – Formello (Roma)
2004 – O’ Scarfalietto, ruolo avv. Raganelli – Trevignano Romano (Roma)
2003 – Il malato immaginario, ruolo Argante – Roma
2002 – Non ti pago, ruolo avv. Strummillo – Roma
1989 – Rugantino, ruolo Rugantino – Roma
TELEVISIONE
2007 – L’ultimo ballo di Katrina, per “le ombre sul giallo”, Rai tre
CINEMA
2007 – AXO, cortometraggio

Edgar Wallace

Richard Horatio Edgar Wallace (Greenwich, 1 aprile 1875 – Hollywood, 10 febbraio 1932) è stato uno scrittore britannico.

Con Conan Doyle ed Agatha Christie è considerato un maestro del crimine, cioè uno dei massimi autori di quella letteratura gialla che fiorì in Inghilterra e negli Stati Uniti nel primo quarto del XX secolo.

Figlio illegittimo di un’attrice, a nove giorni la madre lo consegnò ad un facchino del mercato del paese. A dodici anni vendeva giornali per le strade di Londra e dopo aver fatto molti mestieri, compreso quello del soldato, diventò giornalista: fu corrispondente di guerra nella campagna contro i Boeri e corrispondente del Daily Mail dall’Africa del Sud; infine, a Johannesburg, fondò lui stesso un giornale. Fu nello scrivere quelle corrispondenze, nelle quali per un eccezionale intuito psicologico batteva sempre sul tempo i colleghi della concorrenza, che scoprì il proprio talento.

Scrisse il primo romanzo, I quattro giusti, senza grandi speranze, e lo cedette a un editore per 75 sterline: il successo fu immediato e piovvero le richieste di altri romanzi, la popolarità e la ricchezza, che sperperò puntando sui cavalli (una sua grande passione), viaggiando senza mai fare un conto, regalando denaro a chiunque gliene chiedesse.

Oltre al ciclo de I giusti altra sua creazione fu Mr J.G. Reeder (talora tradotto come Il Signor Reeder), detective dall’aspetto trascurabilissimo e apparentemente innocuo, ma dotato, grazie a una mente criminale posta fortuntamente al servizio della polizia, della capacità di prevedere e capire sempre quello che pensano o hanno pensato i suoi avversari.

Lavorò molto in America, per i giornali e per il cinematografo; ad Hollywood gli fecero ponti d’oro per averlo come sceneggiatore, dopo il successo ottenuto con la scrittura del soggetto del film King Kong.

Tentò anche la politica: si candidò al Parlamento, ma non venne eletto.

Nervosissimo, fumava 80 sigarette e beveva 40 tazze di tè al giorno. Iniziava e finiva un romanzo nello spazio di un week-end, e creò in due giorni e mezzo, si dice, uno dei suoi maggiori successi: On the spot, una commedia sui gangster. Ma per quanto scrivesse ininterrottamente, con una facilità miracolosa, quando morì aveva più debiti che crediti.

Dopo un lungo periodo di oblio, negli anni sessanta il pubblico dei giallofili ha decretato un secondo successo di questo autore che aggancia l’attenzione senza ricorrere alla morbosità.

Corrado Tedeschi

Figlio di un ufficiale di marina, Tedeschi si mosse per i primi dieci anni della sua vita tra varie basi in giro per l’Italia. Dopo aver provato la carriera di calciatore (ha giocato nelle giovanili della Sampdoria), studia da attore (si diploma all’accademia del Teatro Stabile di Genova) e intanto si esibisce come animatore e presentatore in radio private, fino a quando vince il concorso della RAI “Un volto per gli anni 80”, ottenendo un ruolo brillante nel programma di Rai Uno Musica d’estate (1984).

Dopo un’apparizione come concorrente nel gioco preserale di Rete 4 M’ama, non m’ama condotto da Marco Predolin, comincia la sua avventura nelle reti Mediaset come presentatore del gioco a quiz pomeridiano di Canale 5 Doppio Slalom. È un grande successo che prosegue dal settembre del 1985 al giugno del 1990, quando lascia la conduzione a Paolo Bonolis, per prendere il posto di Marco Predolin ne Il gioco delle coppie trasmesso su Canale 5. Questo gioco a quiz ha anche una versione estiva, e si conclude nel 1992. Dopo aver condotto diverse altre serate, specializzandosi in concorsi di bellezza, primo fra tutti Miss Italia del 1986 insieme a Marco Columbro su Italia 1, conduce sempre per la stessa rete il telegiornale sportivo Studio Sport e dal 1996 al 1999 Italia 1 Sport e nella stagione 1995/1996 è al fianco di Licia Colò in Paese che vai in onda su Canale 5.

Nel Raffaella Carrà Show (1988) su Canale 5, si occupa dei collegamenti esterni. Prende parte anche a Buona Domenica con Lorella Cuccarini, a Stranamore, a Sabato al circo.

Nel 2000, sull’emittente privata Antenna Tre conduce la trasmissione sportiva Antenna 13.

Intanto il teatro da passione diventa sempre di più la sua principale occupazione. Dopo numerose esperienze, nel 1999 diventa primo attore del Teatro Parenti di Milano. Continua a dividersi fra teatro e televisione, dove ritorna alla Rai, da dove era partito.

Conduce molti eventi tra cui il “Premio Stefania Rotolo”. Su Rai 3 nel 2001, 2002 e 2003 conduce Cominciamo bene estate insieme a Ilaria D’Amico e nella stagione 2001-2002 conduce sempre sulla stessa rete Giorno dopo giorno.

Nel 2003 prende il posto di Toni Garrani alla conduzione, insieme alla giornalista Elsa Di Gati, di Cominciamo bene sino al 2005, quando al suo posto arriva Fabrizio Frizzi, mentre lui passa su Rai Uno per condurre insieme a Sonia Grey Sabato, domenica e… la tv che fa bene alla salute.

Nell’autunno 2010 affianca Francesca Senette alla conduzione di Tandem.