Lillo e Greg and The Jolly Rockers

Lillo (Pasquale Petrolo) e Greg (Claudio Gregori) si conoscono durante il loro periodo di lavoro come fumettisti presso la casa editrice ACME di Roma. Nel 1991, al fallimento della casa editrice, decidono di intraprendere un nuovo percorso, fondando il gruppo rock demenziale Latte & i Suoi Derivati. Un anno dopo arriva il primo riconoscimento, al festival di musica demenziale “Premio Ugola d’Oro”: di lì in poi una serie di esibizioni nei locali di Roma fa guadagnare al gruppo, e al duo, un pubblico via via crescente.

Lillo è disegnatore fumettista, ha scritto e disegnato vignette e strips per diverse riviste. Voce e chitarra assieme a Greg nel gruppo musicale Latte & i Suoi Derivati, è l’elemento disturbatore sul palco. Grande carica comica, è dotato di una voce potente e versatile, e possiede anche una spiccata mimica. Ha realizzato alcuni dei disegni e delle strisce presenti sui CD e sempre con Greg, disegna i cartelloni usati durante il concerto per accompagnare le canzoni e i loro sketch. Nel gennaio 2001 partecipa al varietà satirico L’ottavo nano, condotto da Serena Dandini e Corrado Guzzanti, regia di Igor Skofic.

Greg inizia la sua carriera con i Jolly Rockers, band musicale che propone un repertorio di cover anni ’50 e ’60 italiane e straniere. Nell’ 82 i Jolly Rockers diventano i Blues Willies, promotori di un suono che va dal rock and roll al doo-woop, dal jive al surf. Autore di Sergio, dei Sottotitolati e di Mufloni; è anche la voce, chitarrista del gruppo musicale e l’autore della maggior parte delle canzoni dei Latte & i Suoi Derivati. Assieme a Lillo realizza sul palco tutti gli esilaranti sketch, che accompagnano le canzoni di Latte & i Suoi Derivati. Disegnatore di fumetti, ha pubblicato su molte riviste umoristiche e giovanili.

Nel 1994 mettono in scena a teatro il loro primo spettacolo, “5740170-06 Per chi chiama da fuori Roma”, nel 1996 segue “Gli squallidi”, mentre l’anno successivo contribuiscono alla nascita de “Le Iene”, programma TV di Italia 1 che avrebbe avuto negli anni un successo formidabile. Ormai Lillo & Greg sono volti conosciuti, e dalle “Iene” la loro presenza in video si moltiplica: l'”Ottavo Nano” di Serena Dandini (2001) e Il Caso Scafroglia di Corrado Guzzanti (2003), e come autori a “Stracult” e “Cocktail d’Amore”. Nel 2005 commentano, come la Gialappa’s Band prima di loro, lo storico programma giapponese “Takeshi’s Castle”. Negli anni successivi altre collaborazioni, fino al 2008 in cui approdano a “Very Victoria” come ospiti fissi e a “Parla con Me” nella stessa veste.

Nel frattempo sono rimasti ben saldi sul palcoscenico con spettacoli sempre nuovi e si sono dedicati anche al cinema: tra i molti esperimenti, nel 2002 hanno recitato nel corto “Gix” di Monica Zullo, nel 2005 in “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti e nel 2007 in “Lillo & Greg – The Movie”, raccolta di sketch ironici e deliranti.

Viola Graziosi

Viola è figlia d’arte: suo padre, Paolo Graziosi, è uno dei maggiori interpreti italiani. Ma non solo, è anche “nipote d’arte” – se così si può dire – dal momento che è nipote di Ugo Gregoretti. Con tanta famiglia, naturale che questa bella e volitiva ragazza, sospesa tra Roma e Parigi, si rivolgesse al teatro. E Viola ha scelto il teatro prestissimo, entrando per una porta importante ma certo non facile: scelta da Carlo Cecchi per la trilogia shakesperiana è stata, appena diciottenne, una straordinaria Ofelia.

Daniela Piperno

Daniela Piperno lavora principalmente come interprete dividendosi spesso tra cinema, teatro e tv.
Tra i ruoli di maggior rilievo: Si può fare, Le ombre rosse e Il ragazzo di campagna.

Massimo Lello

Massimo Lello si è diplomato in una delle più prestigiose accademie d’arte drammatica, quella del “Teatro Filodrammatici” di Milano. Come attore teatrale ha calcato le scene dei più importanti teatri italiani e ha recitato in tutti i principali festival estivi; ha infatti al suo attivo quasi cinquanta allestimenti, che spaziano dai testi classici a testi contemporanei, con registi quali G. Mauri, R. Sturno, G. Sepe, F. Bucci, M. Scaccia, D. Haughton. Ha lavorato anche nel cinema e per la televisione; ha inoltre preso parte a diverse serie radiofoniche in collaborazione con la RAI.

Elisa Amore

Dopo il diploma di attrice ottenuto presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, Elisa Amore segue numerosi corsi di specializzazione. E’ interprete dal 2002 di numerose produzioni teatrali nei più importanti teatri nazionali sotto la guida di Tullio Kezich, Piero Maccarinelli e Daniele Salvo. Dal 2009 è autrice, attrice e regista di spettacoli di animazione teatrale per bambini ed adulti.

Pippo Franco

Franco Pippo (Pippo Franco è il nome d’arte!) nato a Roma nel 1940, inizia la carriera a metà degli anni ’60 come musicista, animatore del complesso beat, I gatti e successivamente de I pinguini. È autore e interprete di canzoni che propone nei locali di cabaret di Roma e Milano. Il suo 45 giri Vedendo una foto di Bob Dylan (1968) ottiene anche un buon risultato di vendite. Nel 1967 si mette in luce nel cast di Viola, violino e viola d’amore di Garinei e Giovannini. Esordisce intanto anche sullo schermo televisivo in spettacoli di varietà come Diamoci del tu (1967) e Roma quattro (1967). Nel 1969 entra stabilmente nella compagnia del Bagaglino di Castellacci e Pingitore dove recita e canta al fianco di Pippo Caruso, Enrico Montesano, Oreste Lionello, Gianfranco D’Angelo e Gabriella Ferri. Prosegue la carriera televisiva con La cocca rapita (1969) e molti altri varietà; ma è con Dove sta Zazà (1973) in coppia con Gabriella Ferri che raggiunge una vasta popolarità. Il successo dei due si ripete con Mazzabubù (1975) e viene immediatamente sfruttato dal cinema in Remo e Romolo-Storia di due figli e di una lupa (1976) e Nerone (1976) scritti e diretti da Castellacci e Pingitore. Al cinema partecipa a numerose commedie come Scherzi da prete (1978), L’imbranato (1979), Il casinista (1980), Attenti a quei P2 (1982), Il tifoso, l’arbitro e il calciatore (1982), Sfrattato cerca casa equo canone (1983), quasi sempre con lo stesso staff di sceneggiatori, attori e registi con cui è attivo al Bagaglino. Ha comunque modo di lavorare anche con Luigi Magni, Luciano Salce, Dino Risi, Pasquale Festa Campanile e il grande Billy Wilder. Il suo primo LP è I personaggi di Pippo Franco del 1968 dove racconta le disavventure di sfigati vari, album divertente e pieno di buone intuizioni. Nel 1971 pubblica Cara kiri che contiene La licantropia (uscita anche su 45 giri), brani “memorabili” come Cesso (brano sentimentale ma tutto pieno di riferimenti escatologici… cesso, latrina, catena, carta, tazza, feci, aria) maggiormente sviluppato dal punto di vista musicale. Nel 1976 è la volta di Bededè disco in cui sono maggiori gli accenti romaneschi e di avanspettacolo nelle composizioni; il brano di spicco è Ho tre castelli. Nel 1979 esce l’album di di canzoni dialettali C’era una volta Roma, interpretato in coppia con la ex-moglie Laura Troschel. Precedentemente, nel 1977 era uscito il 45 giri Isotta, brano per bambini, il primo di una lunga serie che gli diede un enorme successo. Da citare il tormentone Mi scappa la pipì papà (1979) che arriva addirittura al 1° posto nella classifica dei 45 giri (… non ne posso proprio più / io la faccio qui… ), La puntura (1980) (… il culetto è mio, è mio / e perciò la puntura no no no…), Che fico! (1982), 9° posto fra i 45 giri più venduti e sigla d’apertura del Festival di Sanremo, Chi chi chi cocò cocò cocò (1983) il secondo maggior successo della sua carriera musicale, Pinocchio chio (1984), Pepè (1986). Nel 1979 pubblica l’album Praticamente no e nel 1981 Nasone disco show, entrambi raccolte di brani pubblicati e sigle di alcuni suoi spettacoli. Nel 1981 esce anche il 33 giri Vietato ai minori (ed anche ai maggiori), disco sboccatissimo dove appare quasi nudo in copertina. Si occupa poi soprattutto di televisione con spettacoli di satira più o meno politica in cui rispolvera gli ingredienti del vecchio avanspettacolo.

Gabriele Lavia

Figura tra le più rappresentative del teatro italiano degli ultimi quarant’anni, Gabriele Lavia debutta come attore teatrale nel 1963 dopo il diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.
È stato diretto in teatro da molti importanti registi tra i quali Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Giorgio Strehler, Mario Missiroli. Regista lui stesso del fassbinderiano Scandalosa Gilda, del noir-erotico Sensi e La lupa, tutti con Monica Guerritore. Negli anni settanta e ottanta partecipa a tre fondamentali pellicole horror come Profondo Rosso, Inferno di Dario Argento e Zeder di Pupi Avati.
Come regista teatrale esordisce nel 1975 con Otello di William Shakespeare e come regista cinematografico, nel 1983 con il film Il principe di Homburg (grazie al quale nel 1984 si aggiudica il Nastro d’Argento al miglior regista esordiente). Come regista d’Opera lirica il suo esordio è nel 1983 con I pellegrini alla Mecca di Gluck.
Come attore cinematografico è stato diretto anche da Francesco Nuti, Dario Argento, Gabriele Muccino, Tonino Cervi, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Francesco Maselli, Damiano Damiani, Mauro Bolognini. Nel 2004 è il vincitore del Premio Olimpici del Teatro per la migliore regia e per il migliore spettacolo (L’avaro di Molière). Ha prestato la sua voce in alcuni doppiaggi, come Hugo Weaving in V per Vendetta (2005) e Stanley Tucci in Il diavolo veste Prada (2006).
Da dicembre 2010 è il nuovo Direttore del Teatro di Roma.

Rita Marcotulli

Pianista italiana tra le più apprezzate a livello internazionale, dopo una formazione classica presso il Conservatorio di Santa Cecilia inizia a collaborare, dai primi anni ottanta, con importanti musicisti europei e americani come John Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Richard Galliano, Steve Grossman, Joe Henderson, Hélène La Barriere, Joe Lovano, Marilyn Mazur, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Enrico Rava, Michel Bénita, Aldo Romano, Kenny Wheeler.
Nel 1987 la rivista “Musica Jazz” la nomina miglior nuovo talento musicale dell’anno. Dal 1988 al 1990 fa parte della band di Billy Cobham. Tra il 1994 ed il 1996, collabora con Pino Daniele, Roberto Gatto, Ambrogio Sparagna, Bob Moses, Charlie Mariano, Marylin Mazur. Suona nel 1996 con Pat Metheny per il festival di Sanremo. Da 14 anni accompagna Dewey Redman in tutti i suoi concerti. Autrice di una discografia numerosa e importante, bisogna perlomeno citare l’incisione in duo con Andy Sheppard “On The Edge Of A Perfect Moment”, il piano solo di “The Light Side Of The Moon” e “Us and them”, omaggio ai Pink Floyd.
Rita Macotulli ha vinto quest’anno il Premio Ciak d’oro e il Nastro d’argento per la miglior colonna sonora del film “Basilicata Coast to Coast” di Rocco Papaleo.