Mismountain Band

I Mismountain Boys nascono da un’idea di Roberto “Hook” (Gancio) Braiato che in quel di Negrone, alle pendici del monte Misma coltiva da tempo la passione per la musica country di matrice statunitense ed in particolar modo per il Bluegrass.
Roberto pubblica un inserzione sull’inserto domenicale gratuito del quotidiano locale per ricercare una chitarra ed una voce che voglia buttarsi nell’esperienza di un duo country. All’inserzione risponde Remo “Mr Cadillac” Ceriotti che candidamente nella telefonata d’esordio a Roberto dichiara di “strimpellare” uno strumento strano che è tipico del mondo della country music il 5th string banjo!!!.

Dopo pochi giorni arriva la telefonata di Franco “The Captain” Fanizzi che si propone come voce e chitarra con notevole esperienza in esibizioni live in cover band locali e con una grande passione per il country d’autore. L’ingaggio invece di Fabio “Cowboy’s Smile” Bestetti avviene per una casualità voluta dal fato…Nell’estate 2005 a pochi gg dall’esordio del gruppo, a Scanzorosciate (BG) all’interno della rassegna musicale estiva, il bassista dei Mismountain Boys Dario XXXX lascia il gruppo per motivi personali. I ns Boys decidono comunque di affrontare il palco d’esordio pur senza l’importante sezione ritmica del contrabbasso. A Remo, nel suo ruolo di Maestro Cerimoniere del treno delle 7.25 diretto a Milano, giunge all’orecchio che il capo di uno dei pendolari del suo vagone, Fabio Bestetti suona il contrabbasso in un genere musicale molto ma molto di nicchia che è il Bluegrass!!!. Scambio veloce di email (mancano 3 gg al concerto), e l’aggancio è fatto!! Segue un turbinio di telefonate la sera prima del concerto tra Fabio (tra Piemonte e Lombardia) e Remo (in una romantica serata sui colli bergamaschi) con notevoli difficoltà di comunicazione per mancanza di campo…e la sera dopo mezz’ora prima del concerto Fabio conosce i componenti del gruppo, prova in un angolo il repertorio ed è assoldato al volo!!! I Mismountain Boys sono così nati e il concerto d’esordio entra nella leggenda!!!

Fabrizio Amici

Fabrizio Amici, classe 62. Erede del padre, il celebre Alvaro Amici. Diversi dischi pubblicati, interprete in Roma 70 e La Nave di Fellini e diversi altri film cinematografici e serie televisive.
Diverse programmi TV hanno dedicato trasmissioni a Fabrizio in particolare “Ci Vediamo in TV”, “Uno Mattina”, “La Vita in Diretta”, “Compagni di Scuola”. La sua musica ha accompagnato ed accompagna in giro per i teatri: E. Montesano. E. Salvi, Martufello, L. Corna, R. Pozzetto.
Nel 2004 atterra a Mosca, presso la “DOM MUSIC” riscuotendo un successo inaspettato. Attualmente impegnato in un intensa attività musicale in tour per l’Italia e in un particolare progetto a commemorare con nostalgia, la Roma di un tempo non tanto lontano.

Corrado D’Elia

Nasce a Milano e studia teatro alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Nel 1995 fonda il progetto Teatri Possibili, Circuito, Compagnia, Scuola di Teatro e Società di organizzazione e produzione teatrale. Per il Teatro Stabile di Bolzano firma la regia degli spettacoli di Lezioni di volo (gennaio 2000) e di Passioni d’autore (febbraio 2001). Debutta come regista d’opera al Wexford Opera Festival 2000 con la Conchita di Riccardo Zandonai, direttore Marcello Rota.

Compagnia Teatrale Costellazione

La Compagnia Teatrale COSTELLAZIONE viene fondata nel 2005 a Formia (LT) da Roberta Costantini , Maria Giuseppina Ottaviana Piras e Marco Marino
La Compagnia è inoltre iscritta nel Registro Regionale delle Associazioni del Lazio a far data dal 27 settembre 2008 (determinazione n° D3592 del 15-10-2008 Prot. n° 122594), è apolitica e non ha scopo di lucro.
Conta tra i suoi soci persone che, a vario titolo si occupano di teatro in tutte le sue sfaccettature, dalla recitazione alla mimogestualità, dalla danza alla musica, dall’uso strutturato della voce alla drammaturgia, dall’uso della pittura come forma creativa alla scenotecnica, dalla fotografia all’illuminotecnica.
Tali discipline vengono finalizzate alla formazione critico/teatrale del pubblico giovanile attraverso realizzazioni di progetti specifici( laboratori -spettacoli-dibattiti-seminari di studio – organizzazione rassegne teatrali) e alla costante ricerca di linguaggi espressivi in cui ci sia contaminazione e sinergia tra tutte le arti sceniche.

La Compagnia promuove e conduce laboratori di teatroterapia nell’ambito della salutogenesi e nella riabilitazione dei disabili psichici.

La Compagnia Teatrale COSTELLAZIONE si muove lungo le direttrici del teatro di ricerca, secondo un’impostazione che ritiene validamente collaudata .

Questa Compagnia formiana, ha ottenuto in breve tempo particolari consensi sia dal pubblico che dalla critica proprio per la scelta stilistica del suo linguaggio espressivo e per le tematiche affrontate.
All’origine del lavoro teatrale viene spesso elaborato un testo letterario originale, o un adattamento affine ai contenuti tematici prescelti.
Si procede quindi ad un’intensa attività di laboratorio dove si sviluppa una regia che utilizza un linguaggio essenziale.
Gli spettacoli prodotti sono il risultato di un percorso in continuo divenire, uno studio teso ad approfondire le possibilità espressive della parola, del gesto attraverso le immagini che sviscerano la vita per raccontarne le emozioni.

Non si ricorre ad uno stile necessariamente “puro”, perché intervengono molto spesso contaminazioni di tecniche con le quali l’attore ottiene una pratica corporea per concretare il personaggio.
L’idea portante di questo modo di fare teatro è la volontà ferma di dare ad ogni componente della scena la piena dignità del linguaggio che la esprime. Il che vuol dire ridurre l’apparato scenico della tradizione e attribuire una consistenza corporea alla musica e alle luci, a pari diritto con l’attore, in una ricerca sempre mobile e volta apertamente ad ogni possibile variazione e variante, tesa alla sinestesia.
Ma se l’apparato è davvero minimale niente in scena è muto, ma ogni oggetto, ogni gesto, ogni entità rivela la sua altrimenti inaccessibile esistenza grazie alla sua forza di significare.
Il risultato cui si desidera approdare dovrebbe suggerire ed emozionare non già dichiarare apertamente; non dire ma evocare per allacciare il fruitore, fino a renderlo attivamente partecipe attraverso il coinvolgimento emotivo.

Antonio Latella

Antonio Latella (Castellammare di Stabia, 2 marzo 1967) è un attore e regista teatrale italiano. Considerato una delle figure di spicco del teatro italiano, vive e lavora tra Berlino e l’Italia. Studia recitazione presso la scuola del Teatro Stabile di Torino e la Bottega Teatrale di Firenze fondata da Vittorio Gassman.

Come attore è diretto da Pippo Di Marca, Luca Ronconi, Giuseppe Patroni Griffi, Massimo Castri, Elio De Capitani, Walter Pagliaro, Tito Piscitelli, Vittorio Gassman.

Per Raitre, Dipartimento scuola educazione, è tra gli attori di Lezioni di Teatro scritto e condotto da Vittorio Gassman (1989).

Ma è il lavoro di regista che gli conferisce fama nazionale e europea.

Poco più che trentenne è chiamato a dirigere uno dei corsi dell’École des Maîtres (scuola itinerante internazionale, di perfezionamento teatrale, per giovani attori di diverse culture) in precedenza affidati ai più importanti maestri del teatro internazionale come Jacques Delcuvellerie, Luca Ronconi, Jerzy Grotowski, Anatolij Vasil’ev, Jacques Vassalle, Giancarlo Cobelli, Peter Stein, Dario Fo, Eimuntas Nekrosius, Lev Dodin.

Nel 2001 vince il suo primo Premio Ubu per il progetto Shakespeare e oltre e, nel 2004, il Premio Gassman come miglior artista dell’anno.

La sua cifra stilistica è dominata da un erotismo macabro e grottesco e da un’ironia graffiante.

Le sue messinscene più significative sono: Otello di William Shakespeare (1999), Romeo e Giulietta di William Shakespeare (2000), I Negri di Jean Genet (2002), Pilade di Pier Paolo Pasolini (2002), Querelle da Jean Genet (2002), Porcile di Pier Paolo Pasolini, Bestia da stile di Pier Paolo Pasolini (2004), Edoardo II di Christopher Marlowe (2004), La cena de le ceneri di Giordano Bruno (2005) Aspettando Godot di Samuel Beckett (2007).

In Francia, a Lione, nel 2004 debutta nella regia d’Opera con L’Orfeo di Claudio Monteverdi. Sempre nel 2004 mette in scena Orfeo ed Euridice di Gluck e, nel 2005, Tosca di Giacomo Puccini.

Nell’ottobre del 2007 porta sulle scene Moby Dick, tratto dal romanzo di Herman Melville, una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria nella quale il ruolo principale (il capitano Achab) è affidato a Giorgio Albertazzi. In scena protagonisti anche Marco Foschi, Annibale Pavone e Fabio Pasquini. Questo non è il primo “Moby Dick” di Latella poiché aveva già recitato nel 1992 in Ulisse e la balena bianca, spettacolo ispirato al romanzo di Melville, con la regia di Vittorio Gassman. nel 2006 insegna al CUT di Perugia dove dirige un gruppo di giovani attori in un testo di sarah kane.”purificati”