Skunk Anansie

La band è nata nel 1994 in Inghilterra, trovano subito un contratto con One Little Indian, e già con il primo disco del 1995 ottengono buoni riconoscimenti commerciali e di critica. La loro musica aspra e rare ballate con un crossover di stili e influenze diverse amalgamate non ancora in modo perfetto. Le esibizioni dal vivo sono più espressive, grazie alla forza si Skin la cantante abile e dotata per le sue voci aggressive e dirette. Nel 1996 il secondo album porta il gruppo nelle alte posizioni di classifica, migliora anche tecnicamente la parte strumentale degli elementi. Intorno al 2001 il gruppo si scioglie e Skin continua la sua carriera come solista, il suo album ” Fleshwounds” ha buon successo. Nel 2009 il gruppo si ricompone riprendendo lo stile di alcuni anni prima e incidendo nuovi pezzi.

Curiosità: Il loro nome deriva dal dio-ragno dei racconti popolari dell’Africa Occidentale Anansi, con “Skunk” (moffetta) posto davanti per rendere il suono più aggressivo.

Elio e le Storie Tese

Gli Elio e le Storie Tese sono generalmente classificati come gruppo pop rock e rock demenziale, definizione che loro stessi rifuggono proprio per evitare paragoni con gruppi come gli Skiantos. I testi dei loro brani utilizzano ampiamente espressioni gergali, umorismo di scuola milanese e nonsense, passando dal calembour a sfondo sessuale e (soprattutto nelle prime fasi della carriera) il turpiloquio. Tuttavia, nei testi sono presenti anche una sottile satira politica e di costume, fino a livelli di surrealismo e decostruzione linguistica che possono, a tratti, ricordare persino l’avanguardia, il futurismo o il dadaismo.

La musica che accompagna i testi è fondata su un eclettismo a tutto campo, che esplora numerosi generi musicali, spesso contaminati tra di loro in maniera inusuale; nonostante queste continue sperimentazioni, il gruppo è riuscito nel corso degli anni ad aumentare la propria popolarità, dando vita a delle vere e proprie Hit (es. Servi della gleba, Pipppero, Mio cuggino, Tapparella, Shpalman). Sebbene la loro musica ruoti principalmente intorno ad una matrice rock (soprattutto nei primi dischi), questa è pesantemente influenzata da moltissimi altri generi, quali hard rock e derivati, dal progressive rock fino al punk rock, heavy metal, rap, hip-hop, funky, reggae, ska, blues, soul, beat, country, latina-americana, jazz, dance anni settanta e musica operistica. Negli arrangiamenti traspare la grande competenza musicale dei suoi componenti (riscontrabile anche nei loro curricula individuali: dal Rocco Tanica arrangiatore a Elio attore teatrale), che non si circoscrive solo all’aspetto puramente tecnico, ma anche al continuo citazionismo delle canzoni e composizioni più note di ogni tempo.

Gli Elii non tralasciano la parodia di specifici autori (per esempio di Elvis Presley in Pilipino Rock e Ignudi fra i nudisti, di Ligabue in Bis, di Jovanotti in La visione). Hanno inoltre inventato un genere, il Gezz (Ti amo, Sabbiature, Ti amo campionato, L’indianata, Noi siamo i giovani (con i blue jeans), che si basa sull’improvvisazione del testo e non della musica, come nel più noto Jazz. Sono specialisti nell’inserire nelle loro canzoni frammenti di altri brani più o meno conosciuti, arrivando addirittura a realizzare interi pezzi costituiti da melodie saccheggiate qua e là (Indiani [a caval donando]). Hanno anche inciso canzoni che sono di composizione di altri autori, ma suonate al contrario (Ignudi fra i nudisti) e canzoni sempre di altri autori invariate nella melodia ma con un testo modificato, come ad esempio La donna nuda, parodia di I want a new drug di Huey Lewis and the News e Tenia, rifacimento della celebre Maniac di Michael Sembello.

L’originalità del messaggio musicale che nasce da questo miscuglio di generi fa sì che EelST risultino difficili da catalogare sotto un’etichetta ben precisa. La stessa definizione di rock demenziale spesso viene considerata riduttiva nei loro confronti, in quanto le loro musiche e i loro testi sono il risultato di un lavoro di ricerca e sperimentazione paragonabile a quello di alcuni musicisti d’avanguardia. Elio e le Storie Tese, d’altronde, non hanno mai fatto segreto di essersi ampiamente ispirati, nello spirito e nella commistione di generi musicali, a Frank Zappa, anche se la loro esplicita intenzione è quella di creare qualcosa di nuovo e originale, capace di creare interesse ed entusiasmo negli ascoltatori. Loro stessi preferiscono una definizione che si sono coniati da soli, ovvero Musica per sognare.

Il giornalista e critico musicale Ernesto Assante li ha definiti la miglior band italiana di sempre

Jamiroquai

Band dei primi anni novanta ottenendo in breve tempo già un primo posto nelle classifiche con l’album Emergency on planet earth del 1993. Capitanati da Jay K punto carismatico del gruppo influente nei suoi testi, la musica misto funk soul anni ’70 e disco music. Curiosità: Jay è appassionato delle Ferrari, ne possiede un buon numero, e con l’accordo di Maranello, Jay utilizza per la copertina Travelling without moving un logo molto simile a quello delle Ferrari.

Jack Johnson

Jack Hody Johnson nasce nel 1975 vicino Hakeiwa nella costa nord di Oahu (Hawii). Figlio del famoso surfista locale Jeff Johnson apprende dal padre fin da giovanissimo la passione per il surf. Passione che lo porta a 17 anni a far parte della competizione pipeline raggiungendo le finali e ottenendo il record di più giovane partecipante a questo evento di prestigio mondiale.Ottiene un contratto da professionista con la Quiksilver ancor prima di finire il liceo, un predestinato. Ma poco dopo Jack, durante il Pipeline Masters, deve fare i conti con un incidente quasi mortale andando a sbattere contro gli scogli. Decide così di abbandonare le competizioni ma non il mondo del surf di cui si sente parte integrante. Si trasferisce così in California dove si laurea in cinematografia all’università di Santa Barbara.

È proprio durante questi anni che comincia a scrivere le prime canzoni a girare i suoi primi lungometraggi come “All For One” e “The Snow” e ad interessarsi di fotografia. Insieme a due compagni di vecchia data, Chris ed Emmet Malloy, realizza nel 1999 un documentario dal titolo “Thicker Than Water” girando per gli spot più cool del surf. Jack oltre alla regia si cimenta anche nelle musiche dove ne è sia l’autore che il cantante con sonorità prettamente folk con richiami al rock e al blues. Per la prima volta il connubio musica e cinema prende forma.

Altra grande passione è quindi la musica che ormai coltiva da quando a 14 anni cominciò a suonare la chitarra. La sua prima band i “Limber Chicken” proponeva una sorta di punk-music. Tra gli artisti preferiti: Beatles, Nick Drake, Bob Marley, Bob Dylan e Ben Harper. Ben presto “Thicker Than Water” diventa un cult e viene premiato nel 2000 come “Video Of The Year” dal Surfer Magazine. Il suo nome comincia a farsi largo tra i surfisti di tutto il mondo sia per l’ottimo lavoro alla regia che per le melodie proposte.

Ne fa seguito un altro film-documentario dal titolo “The September Session” (2000) dove tra i produttori spicca il nome del pluricampione di surf Kelly Slater. Jack ottiene così un altro premio “l’Adobe Highlight Award” al festival ESPN. In merito scrive Surfer Magazine: “Atleta, artista, musicista, filmaker. Jack Johnson è una leggenda. E’ una di quelle persone vere già dal primo impatto, un raro esempio di persona umile ed educata”.

Dopo due ottimi lavori alla regia sul piano musicale arrivano le prime proposte. I G.Love & Special Sauce coinvolgono Jack con la canzone “Rodeo Clowns” contenuta nel loro disco “Philadelphonic”.

Da questo momento in poi la strada di Jack sarà incentrata sulla musica. Produce così un demo che arriva nelle mani di un’etichetta indie californiana, la Enjoy Records fondata da Andy Factor e da J.P. Plunier, produttore di Ben Harper. Esce nel 2001 il primo lavoro musicale “Brushfire Fairytales” e nello stesso anno prende parte come spalla di Ben Harper al tour tra Stati Uniti e Australia per promuovere il disco. Nella canzone “Flake” contenuta nell’album d’esordio Ben Harper suona come ospite, mentre il singolo “Middle Man” fa parte della colonna sonora del film “Loose Change” di Taylor Steele aumentando le quotazioni di musicista di Jack.

Dopo due tour da solista tra la primavera e l’estate del 2002 Jack si mette al lavoro per il secondo album. Nel frattempo insieme alla moglie e ai fratelli Malloy fonda nelle Hawaii la Brushfire Records etichetta indipendente di cui fanno parte anche G.Love e Donovan Frankenreiter.

Prodotto da Mario Caldato jr. e registrato nell’isola nativa di Jack esce nel maggio del 2003 “On And On”. L’album ottiene un buon successo aiutato anche dal video di “Taylor” che entra nel circuito di MTV facendo conoscere alle masse il talento di Jack. Ospite d’eccezione il regista-attore Ben Stiller. Seguono altri tour da SOLD-OUT e nel febbraio 2005 esce sempre per la Brushfire Records il terzo album “In Between Dreams” preceduto dal singolo e dal video di “Sitting, Waiting, Wishing”. L’album vola al 3 posto della classifica di Billboard.

Nel 2006 ottiene una nomination ai Grammy Awards e firma la colonna sonora del film Disney “Curious George” da cui viene tratto il singolo e il video di “Upsidedown” a conferma della fama mondiale che Jack ha ormai raggiunto.

Moby

Richard Melville Hall (noto con lo pseudonimo di Moby), è un compositore e cantante statunitense di musica elettronica.

Richard Melville Hall nasce l’11 settembre 1965 a Harlem, New York. Suo padre James Hall, è un professore di chimica, sua madre Elizabeth McBride Warner è una segretaria. È lei che conia lo pseudonimo Moby, in onore del prozio Herman Melville, autore del celebre romanzo Moby Dick.

Nei mesi che seguono la nascita, Moby vive con i genitori in un appartamento di New York. Il padre muore in un incidente automobilistico quando Richard ha solo due anni. Nel 1969, dopo un passaggio attraverso la San Francisco hippie, Richard e sua madre traslocano dai nonni A Darien, nel Connecticut.

Nel 1973 il ragazzo frequenta la Royle Grammar School e il suo migliore amico è Robert Downey Jr., oggi attore cinematografico. Nel 1975 comincia a suonare la chitarra. Fonda un gruppo nel 1979, che suona Money dei Pink Floyd e Birthday dei Beatles. Fa parte quindi di un gruppo punk nel 1980, i Vatican Commandos.

Nel 1983 riceve il suo primo registratore a 4 piste. Nello stesso anno entra all’università del Connecticut, da cui esce l’anno dopo, per lavorare come DJ a New York. Per cinque anni Moby sopravvive, dormendo in hangar e fabbriche abbandonate. Si impone però come DJ al club MARS di New York. Nel 1989, Moby suscita interesse in una nuova etichetta di New York, la Instinct Records, e conosce un primo successo con il gruppo Ultra Vivid Scene, il cui album esce con l’etichetta 4AD.

Moby incide il suo primo disco Time’s Up nel 1990. Le sue performance sceniche contribuiscono positivamente alla sua reputazione. Nel 1991 esce il suo quarto singolo, Go, un inno tecno la cui linea di basso è ispirata allo sceneggiato di David Lynch Twin Peaks. Il successo è immediato: più di un milione di copie vendute a oggi. Nel 1991 Moby fa un remix di Chorus, un successo del gruppo inglese Erasure.

Moby ricade quindi in un relativo anonimato e pubblica numerosi singoli di musica elettronica, a suo nome o con degli pseudonimi vari quali Voodoo Child, Barracuda, UHF, DJ Cake, Lopez e Brainstorm/Mindstorm. Nonostante le sue qualità, il suo album Ambient (1993) passa inosservato. L’album successivo, il primo per la Elektra Records, si intitola Everything is wrong. Uscito nel 1995, ottiene lo stesso scarso successo del precedente, nonostante un’accoglienza favorevole della critica. Il musicista pubblica quindi Animal Rights nel 1996, preceduto dal singolo controverso That’s when I reach for my revolver. Il ritorno al punk rock disorienta completamente i fan che si aspettavano un disco di musica ambient.

Moby torna quindi all’elettronica con I Like to Score, una raccolta di composizionni, alcune delle quali vengono poi riprese in alcuni film, come il pezzo God Moving Over the Face of the Water che accompagna la scena finale di Heat di Michael Mann. Nel 1998 la madre di Moby muore di cancro.

Nel 1999 Moby lascia Elektra Records e firma con la V2 Records. Nel mese di giugno esce Play, che diventa un successo planetario nel 2000 con più di 9 milioni di copie vendute. Nel 2001 Moby recita assieme a quello che era il suo artista preferito in gioventù, David Bowie. Il giorno del suo compleanno assiste agli attentati dell’11 settembre 2001 attonito dal tetto del suo immobile. Qualche mese dopo è al centro di una polemica con il cantante rap Eminem dopo aver bollato la sua musica come misogina e omofoba.

Il 24 febbraio 2002 l’artista partecipa alla cerimonia di chiusura della XIX Olimpiade Invernale a Salt Lake City. Il 14 maggio pubblica l’atteso 18, che contiene i singoli di successo We Are All Made of Stars e In This World, quindi si consacra ad altri progetti, come l’album Baby Monkey che esce con lo pseudonimo di Voodoo Child. Dopo aver partecipato attivamente alla campagna anti-Bush del 2004, torna a lavorare al un nuovo album Hotel, uscito il 14 marzo 2005.Nel 2006 fa uscire Go – The Very Best of Moby una raccolta dei suoi migliori brani, accompagnata dall’inedito New York New York cantato da Debbie Harry.

Ill suo nuovo disco, annunciato il 4 ottobre 2007 sul suo sito moby.com, si intitolerà Last Night, e, a quanto pare sarà un omaggio alla dance degli anni 70 e 80 e trarrà ispirazione dalle dive della disco. Il disco uscirà il 31 Marzo 2008 nel Regno Unito, la pubblicazione negli USA è invece prevista per il 1 Aprile 2008. Il primo singolo tratto dall’album sarà “Alice”.

Multi-strumentista, Moby suona tastiera, chitarra e basso elettrico. Artista impegnato politicamente, ha sostenuto John Kerry alle elezioni presidenziali del 2004, è cristiano e vegano. Abita da più di 10 anni a New York e ha fondato una sala da tè TeaNy ove si reca di frequente.

Modà

Modà è il nome del progetto di Francesco “Kekko” Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra acustica), Diego Arrigoni (chitarra elettrica), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria). Dopo una lunga esperienza nei live e con la stessa passione per il pop-rock, nel 2004 arriva il primo contratto discografico ed il primo singolo dal titolo Ti amo veramente che permetterà ai Modà di farsi ascoltare anche attraverso numerosi eventi radiofonici live. Nell’autunno dello stesso anno esce il secondo singolo Dimmi che non hai paura seguito finalmente dal primo album di inediti “Ti amo veramente” che, grazie ai fan acquisiti con i live, entra di diritto in classifica radiofonica e di vendita.
Nel 2005 i Modà partecipano al Festival di Sanremo (sezione giovani) con il brano Riesci a innamorarmi, che riscuote un grande consenso di critica e di pubblico.

Nel gennaio del 2007 esce Grazie Gente, il terzo estratto dall’album, al quale fa seguito un’estate ricca di concerti. Nel 2008 il ritorno alle origini più rock di “Ti amo veramente” con il nuovo album “Sala d’attesa” dal quale vengono estratti i singoli Sarò Sincero e Meschina. Il “Sala d’attesa live tour” vede il gruppo esibirsi su oltre 50 palchi di tutta Italia, con diversi sold-out.

Il 2009 è l’anno del primo grande incontro e della più importante produzione: inizia infatti la determinante collaborazione con l’etichetta discografica Baraonda, pubblicando Timida e Sono già solo, 40 settimane al vertice delle classifiche e disco di platino.

Nel 2010 con il decisivo passaggio alla nuova etichetta discografica Ultrasuoni, i Modà si confermano definitivamente come il gruppo rivelazione dell’anno e si fanno conoscere al grande pubblico proprio con il singolo Sono già solo, primo vero successo radiofonico della band che gli permette di suonare in ben 50 città in tutta Italia. Premiati ai Wind Music Awards (Italia1) come rivelazione dell’anno, e ancora un riconoscimento ai Venice Music Awards (Rai2) come band rivelazione dell’anno. L’8 ottobre esce il nuovo singolo La Notte che in meno di 24 ore raggiunge la prima posizione della classifica singoli di iTunes seguito dal singolo precedente Sono già solo. Sulla scia dei grandi consensi di pubblico e critica a dicembre inizia “La Notte Tour” che porta i Modà ad esibirsi, con enorme successo, in oltre 20 palazzetti di tutta Italia registrando ovunque il tutto esaurito.

I Modà hanno partecipato alla 61° edizione del Festival di Sanremo con il brano Arriverà, cantato insieme ad Emma, che si è aggiudicato il secondo posto nella sezione “Big”. Il 16 febbraio è uscito il loro nuovo album di inediti dal titolo “Viva i romantici”, entrato subito al primo posto nella classifica degli album più venduti mantenendo la posizione per oltre un mese e raggiungendo il multiplatino. I tre singoli estratti dall’album, Sono già solo, La Notte e Arriverà, hanno inoltre ottenuto ciascuno, il disco di platino nella classifica download.

Dal 13 maggio 2011 è in rotazione radiofonica su tutti i network l’ultimo singolo Vittima.

Il 9 luglio parte da Bergamo il “Viva i romantici Tour 2011” organizzato da Live Nation Italia: 21 tappe tra luglio e agosto ed una seconda tranche a ottobre.

Arturo Brachetti

Brachetti “appare” a Torino, città magica per eccellenza, nel 1957 e passa l’infanzia nella grigia periferia giocando tutti i giorni con un teatrino di marionette. A undici anni il padre lo manda in un collegio religioso che si rivelerà fondamentale per lo sviluppo della sua vocazione teatrale. Qui, infatti, incontra un giovane prete, Don Silvio Mantelli, che si diletta di giochi di prestigio.
Arturo passa, quindi, l’adolescenza nel magazzino dove Don Silvio tiene decine di giochi e libri di magia. E’ un bravo ragazzo, non perde tempo a giocare a pallone, e in breve conquista la fiducia del sacerdote che gli affida anche le chiavi del teatrino. Con qualche costume prestato e un paio di trucchi si esibisce nel suo primo numero di trasformazioni: una strega, una cantante e un uomo in frac. Arturo ha solo 15 anni. Al Circolo Amici della Magia e, più tardi al Circolo Magico di Alberto Sitta, riceve incoraggiamenti che lo stimolano a continuare la ricerca nel campo del trasformismo, forma d’arte dimenticata dai tempi di Fregoli (1867-1936). Arturo si ingegna e riesce a produrre un numero dove in 10 minuti interpreta sei personaggi con cambi di costume fulminei. Con questa esibizione vince in Italia il premio Bustelli e viene presentato a Parigi da Gerard Majax a Jean Marie Rivière, allora direttore artistico del Paradis Latin. Viene assunto e rimane come attrazione vedette per circa due anni.
La sua carriera comincia, dunque, negli anni ’80 a Parigi al PARADIS LATIN; quindi, in Germania come vedette e presentatore del trionfale “FLIC FLAC” di André Heller. A Londra, il suo spettacolo “Y” resta in cartellone per oltre un anno al Piccadilly Theatre e vince il premio SWET AWARD for the Best Newcomer (il corrispettivo del Tony Award di Broadway).
Nello stesso anno si esibisce nel Gala di Natale al Teatro dell’Opera di Covent Garden in presenza di tutta la famiglia reale inglese.
Ritorna in Italia dove partecipa come ospite fisso alla trasmissione “AL PARADISE” di Michele Guardì e Antonello Falqui. In teatro il successo italiano arriva subito con “VARIETÀ” per la regia di Maurizio Scaparro, con Massimo Ranieri e Marisa Merlini.
Pur continuando le sue apparizioni televisive, Arturo diventa uno dei più amati personaggi della scena teatrale italiana con “AMAMI ARTURO”, “IN PRINCIPIO ARTURO”, “M.BUTTERFLY” con Ugo Tognazzi, “I MASSIBILLI”, “IL MISTERO DEI BASTARDI ASSASSINI”, “L’ASINO VOLA”.
Arturo vanta pure una breve incursione nel mondo della lirica con “L’HISTOIRE DU SOLDAT” diretto da Roberto De Simone.
Per un certo periodo torna a Londra al National Theatre nella piece “SQUARE ROUNDS” di Tony Harrison, mentre in televisione è conduttore di dodici puntate di “THE BEST OF MAGIC” per Thames TV e “THE NIGHT OF MAGIC” per la Disney Television, distribuito in tutto il mondo. Sotto la produzione dalla Compagnia della Rancia e la regia di Saverio Marconi, Arturo entra nel mondo del grande musical italiano con “FREGOLI” (“Biglietto d’oro” 1995, con 280.000 biglietti venduti) e “BRACHETTI IN TECHINCOLOR”.
Nel 1999 Arturo affronta un classico interpretando con successo Puck nel SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di Shakespeare, per la regia di Duccio Camerini.
L’America scopre Arturo in un fulmineo quanto sorprendente ruolo nel Drew Carey Show, in diretta televisiva dagli studi della Warner Bros Studios di Hollywood. Per quest’ultimo riceve il riconoscimento “the pick of the day” dal programma di critica televisiva ACCESS HOLLYWOOD.
Grazie a questo successo viene ingaggiato, sempre a Hollywood, per il ruolo di Antonio, in 10 puntate della soap opera NIKKY.
Brachetti è considerato oggi il più grande attore-trasformista del mondo, capace di interpretare in un solo spettacolo teatrale fino 80 personaggi diversi e persino di superare se stesso arrivando fino a 100 trasformazioni come in ONE MAN SHOW, 2000-2008. In un batter d’occhio, un secondo, forse due, Arturo riesce a cambiarsi d’abito, a diventare un altro, dalle scarpe alla parrucca: Arturo è diventato famoso nel mondo proprio per questa sua straordinaria e unica abilità nel mutare costume, truccatura, voce, ma soprattutto cambiare anima in pochissimi secondi. In alcune performance riesce a interpretare delle brevi pièces comiche (come il Saloon, l’Aida, la Carmen, il camerino della diva, la Butterfly e altre) recitando tutti i ruoli, con relative interazioni di personaggi oppure dei “numeri” poetici a tema (come Le quattro stagioni, Il viaggio nei colori, Fregolineide, Magritte, Marlene, Fellini, ecc).
Partito con un bagaglio di sei costumi, ora ne possiede più di 350 con un repertorio vastissimo e in continua evoluzione.
Arturo, una delle poche star italiane di livello internazionale, si esibisce indifferentemente in diverse lingue e in centinaia di teatri nel mondo, tanto per la famiglia reale inglese che per Jaques Chirac all’Eliseo. Quando non è in scena dirige spettacoli musicali di varietà, I MASSIBILLI di M. Aimée, di Aldo, Giovanni e Giacomo, METÀ FISICO METÀ FA SCHIFO di Raul Cremona ed è abitualmente il regista di tutti gli spettacoli teatrali di Aldo, Giovanni e Giacomo: I CORTI e TEL CHI EL TELUN e UNPLUGGED. All’estero ha diretto i musical-varietè: FANTASISSIMO e THAUSEND NACHTE al Wintergarten di
Berlino. Nel 1999 il direttore del festival canadese Juste Pour Rire, Gilbert Rozon produce il grande “One Man Show” di Brachetti a Montreal. Sotto la regia di Serge Denoncourt, vengono messi insieme i pezzi migliori del repertorio brachettiano. Dopo 3 mesi di ininterrotto successo a Montreal, lo show viene portato a Parigi dove debutta il 20 gennaio 2000 (stesso giorno, esattamente 100 anni dopo, della “prima” di Fregoli a Parigi!). Il successo è immediato e trionfale. Ad Aprile vince il premio Molière. Lo spettacolo, trasferito poi nel più grande teatro di Parigi, il Mogador (1800 posti), batte tutti i record e rimane in cartellone per degli anni, interrotto solo da tournée in Canada, Germania e Stati Uniti.
Nelle stagioni teatrali passate il suo spettacolo “L’UOMO DAI 1000 VOLTI” ha fatto il record di presenze ed incassi nei teatri italiani. Nel 2008 Arturo realizza un suo vecchio sogno: far rinascere il varietà e il Music-hall, è cosi che nasce il “GRAN VARIETA’ BRACHETTI” il nuovo spettacolo da lui ideato diretto ed interpretato con attrazioni internazionali, personaggi comici e un corpo di ballo. La tournée, in prima mondiale, debutta a Torino e prosegue a Firenze, Roma, Napoli, Messina, Palermo, Trieste, Bologna, Milano, Padova, Assisi, Rimini, Livorno, Genova e nuovamente Torino. Anche questo show è stato in Italia lo spettacolo teatrale di punta della stagione 2008/09 ed è stato applaudito in questa tournée da oltre 160.000 spettatori.
L’autunno 2009 vede Arturo ritornare sulle scene londinesi con il nuovo spettacolo “CHANGE”, un successo acclamato dalla critica e dai media britannici come “da non perdere entertainment” del prestigioso Olivier Awards 2010 del teatro inglese. Nel 2010 è regista e attore in Pierino e il lupo, fiaba musicale di Sergej Prokof’ev, che Arturo interpreta trasformandola in un’edizione magica e multimediale, eseguita dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Wayne Marshall. Per la stagione teatrale 2010-11 Arturo torna in scena con un one man show: “BRACHETTI, CIAK SI GIRA” una rivisitazione spettacolare del cinema in cui il trasformista interpreta film classici e moderni in modo ironico e stupefacente. Una lunga tournèe europea;da ottobre a maggio che passa per 30 città italiane e 6 straniere tra cui l’attesissimo ritorno a Parigi. lo spettacolo assolutamente”. Lo spettacolo ottiene anche la nomination nella categoria “Best

Slash

Slash, all’anagrafe Saul Hudson (Hampstead, 23 luglio 1965), è un chitarrista britannico naturalizzato statunitense, famoso per aver suonato nei Guns N’ Roses dal 1985 al 1996.

È l’autore di riff (November Rain, Paradise City, Sweet Child O’ Mine, Welcome to the Jungle, You Could Be Mine, ecc.) con i quali ha contribuito alla composizione di tutti gli album della band fino al 1993. Dopo essere uscito dai Guns N’ Roses per totale rottura dei rapporti con il vocalist Axl Rose, suonò in altri gruppi e collaborò con molti artisti.

Nella sua trasgressiva carriera ha conosciuto diversi problemi dovuti ad eccesso di alcool ,droga, e fumo, che gli sono costati una cardiopatia con aritmie cardiache, in seguito alla quale gli è stato impiantato un defibrillatore.

Pablo e Pedro

Pablo & Pedro

Pablo e Pedro nome d’arte del duo cabarettistico di Nico Di Renzo e Fabrizio Nardi iniziano la loro carriera artistica nel 1994.

Dopo anni di raccomandazioni a livello internazionale e non, per motivi ancora ignoti, risultano, tra i protagonisti dell’edizione 1999 del “ Seven Show ”.

Dopo l’inspiegabile successo, decidono di fare la loro prima esperienza davanti ad un pubblico molto esperto e competente, ed è così che nel giugno del 2000 li abbiamo visti interpretare una matita ed un pennarello nel programma “Disney Club”.

La loro incredibile conoscenza del calcio li porta ad essere due tra i più affermati commentatori a “QUELLI CHE IL CALCIO”.

Luciano Pavarotti

Luciano Pavarotti (Modena, 12 ottobre 1935 – Modena, 6 settembre 2007) è stato un tenore italiano.

È stato tra gli artisti italiani più apprezzati in tutto il mondo grazie alle sua voce altamente influente sulle masse oltre e soprattutto ad una riuscita gestione della propria immagine mediatica e per l’impegno profuso in campo sociale. Insieme a Franco Corelli e Carlo Bergonzi ha rappresentato l’ultimo dei grandi cantanti italiani che hanno saputo conquistare il mondo. Con il Pavarotti & Friends e le sue numerose collaborazioni (fra le quali è da ricordare in particolare la costituzione del gruppo de Tre Tenori, con Plácido Domingo e José Carreras), ha consolidato una popolarità che, anche al di fuori dell’ambito musicale, lo ha condotto in tutto il mondo