Gianfranco Albano

Gianfranco Albano (Forlì, 30 aprile 1942) è un regista italiano, realizzatore soprattutto di fiction per la RAI e Mediaset.

Tra le produzioni televisive da lui dirette, ricordiamo, tra l’altro: Mino – Il piccolo alpino, Diventerò padre, Un milione di miliardi, Felipe ha gli occhi azzurri e In fuga per la vita.

È tra i fondatori della rivista Cinema & Film.

Roberto D’Alessandro

Nato e cresciuto a Montalto Uffugo, si diploma in scenografia all’Accademia di Palmi e nel 1991 si trasferisce a Roma, dove vive tuttora, per frequentare il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Gigi Proietti, diplomandosi nel 1993. Nel 1995 è tra i fondatori del gruppo I Picari.

Parallelamente ai numerosi impegni teatrali come attore e regista, negli anni ha recitato in varie fiction tv di Rai e Mediaset tra le quali Don Matteo, Cuore, Non lasciamoci più 2, Distretto di polizia, Un posto al sole. Recita sul grande schermo in diversi film, tra cui Heaven, Regina dei fiori, 2061 – Un anno eccezionale.

Pino Aprile

Pino Aprile è un giornalista e scrittore italiano.

È stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente, ha lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell’inchiesta a puntate Viaggio nel sud ed a Tv7, settimanale di approfondimento del TG1. È autore di libri tradotti in più lingue come Elogio dell’errore ed Elogio dell’imbecille. Conclusa l’esperienza di direttore di Gente si è occupato principalmente di Vela, dirigendo il mensile Fare vela e scrivendo alcuni libri sul tema, come Il mare minore, A mari estremi e Mare, uomini, passioni. Nel marzo 2010 ha pubblicato il libro Terroni, un saggio giornalistico che descrive in tono di invettiva gli eventi che hanno penalizzato economicamente il meridione, dal Risorgimento ai giorni nostri. L’opera è divenuta un bestseller, con oltre duecentomila copie vendute. Nell’agosto 2011 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria a San Bartolomeo in Galdo.

Francesco Montanari

Il successo con la serie Romanzo criminale

Nato a Roma il 4 ottobre 1984, frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, nella quale partecipa al saggio di diploma dell’allievo regista Jacopo Bezzi “I bambini di sale”. Immediata la sua notorietà quando entrò nel cast del telefilm Romanzo criminale – La serie (2008-2010) con Fausto Maria Sciarappa, Alessandra Mastronardi e Fausto Paravidino, che si ispirava alla vera storia della pericolosa banda della Magliana.

I film

Notato dal cinema, entra prima nel cast della commedia Oggi Sposi (2009) di Luca Lucini con Luca Argentero, Moran Atias, Michele Placido e Isabella Ragonese nel ruolo di Attilio Panecci, in Tutti al mare (2011) e nel thriller di Carlo Vanzina Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata.

Il teatro

Come attore teatrale, ha invece recitato accanto a Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma in “Sunshine” per la regia di Giorgio Albertazzi, passando poi a “Il Calapranzi” diretto da Giorgio Caputo e affianco a Riccardo De Filippis. Ma è stato anche protagonista dello spettacolo “Killer Joe” di Massimiliano Farau, con Alessandro Marverti, Chiara Claudi, Andrea Ricciardi e Patrizia Ciabatta.

Brenno Placido

Figlio d’arte, nasce dal matrimonio dell’attore Michele Placido con la regista Simonetta Stefanelli; è fratello della cantante e attrice Violante Placido.
Debutta con una piccola parte (nel ruolo di Andrea) in Romanzo criminale, il film diretto dal padre tratto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo sulla Banda della Magliana.

Nel 2008 recita in “Il grande sogno”, film diretto nuovamente dal padre (e in uscita nel 2009).

Ottiene popolarità con la fiction “Tutti pazzi per amore” su Rai Uno, nel ruolo di Emanuele Balestrieri, figlio di Laura e leggenda del Liceo per la secchionaggine.

Mauro Meconi

Mauro Meconi (Roma, 14 settembre 1980) è un attore, regista e sceneggiatore italiano.

Debutta nel 1999 sia nel cinema con il film La prima volta, regia di Massimo Martella, che in televisione nella serie tv Caro domani, regia di Mariantonia Avati. Nel 2001 gira il film, uscito nelle sale nel 2004, Fate come noi, regia di Francesco Apolloni, con cui, nel 2003, vince due premi come miglior attore protagonista.
Nel 2004 diventa noto grazie al ruolo di Pollo, interpretato nel film Tre metri sopra il cielo, diretto da Luca Lucini; nello stesso anno debutta in teatro nella commedia Santa Maria del pallone, regia di Pietro Bontempo. L’anno successivo si diploma presso la Nuona Università del Cinema e della Televisione (NUCT).

Nel 2006 gira da regista Violent Loop, cortometraggio da lui scritto, vincitore del premio come miglior cortometraggio al Roma Independent Film Fest (2007). Sempre nelo stesso anno interpreta il ruolo di Furio Fortini nella fortunata serie tv di Rai Uno, Raccontami, che avrà un seguito nel 2008. Inoltre, sempre nel 2008, sarà tra i protagonisti della serie tv Romanzo criminale – La serie, regia di Stefano Sollima, dove interpreta il ruolo di Fierolocchio, uno dei componenti della Banda della Magliana.

Enrico Oldoini lo sceglie per il suo film I mostri oggi (2009), offrendogli il ruolo che nei precedenti I mostri ricopriva Vittorio Gassman. Da dicembre 2010 e per tutto il 2011 sarà protagonista dello spettacolo teatrale Piccoli equivoci di Claudio Bigagli. Nel 2011 è il protagonista del film cinematografico Almeno tu nell’universo, di Andrea Biglione e partecipa alla sitcom per la Rai E-Band. Nel 2011 produce “Super G” di Daniele Prato con Francesco Montanari e Riccardo De Filippis per FOX e lo spot europeo per Planetwin365 diretto da lui stesso.

Patrizio La Bella

TEATRO

– Tre stagioni con la compagnia Poiesis diretta da Luigi di Majo:
“Gli innamorati” di C. Goldoni. Produzione Teatro Centrale di Roma regia di L. Di Majo.
“Bilama e il Parlamento” di Ruzante. Produzione G. Caudai e Regione Puglia
“Jaque e il suo padrone” di Milan Kundera. Produzione Poiesis regia di M. Faraoni

– Due stagioni con la Compagnia di A. Duse. Diretta da Attilio Duse:
“Arlecchino servitore di due padroni” di C. Goldoni. Prodotta e diretta da Attilio Duse.
“Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di C. Croce.
“Teatro Elisabettiano e Commedia dell’Arte”, autori vari.

– Due stagioni con la produzione “Teatro Moderno” di Claudio Padovani:
“Sorelle ma solo due” di Franca Valeri, con F. Valeri e G. Franchini. Regia di A. Terlizzi
“Fiori di cactus” di Barillet e Gredy con Nino Castelnuovo e Daniela Petruzzi. Regia di S. Giordani
“La locandiera” di C. Goldoni con D. Petruzzi e M. Defranco, regia di S. Giordani.

– Tre stagioni con la Compagnia del “Teatro Manzoni”:
“La locandiera” di C. Goldoni con D. Petruzzi e M. Defranco, regia di S. Giordani
“Quando la moglie in vacanza” di Gorge Axelred con Pietro Longhi e Patrizia Pellegrino, regia di S. Giordani.
“Il Malato immaginario” di Molière con Erica Blanc, N. Castelnuovo e Luana Colussi, regia di S.M. Salvato

– Due stagioni con la produzione “ARGOT”:
“Trailo e Cressida” di W. Shakespeare con Rolando Ravello, Marco Bovini, Eleonora Mazzone, regia di Maurizio Panici
“Toilet” di F. Carena con Paolo Triestino, Rolando Ravello, M. Colombari e Alessandra Costanzo, regia di Maurizio Panici

– Una stagione con la compagnia di A. Martella diretta da Antonio Martella:
“Salomè” di Dario Bellezza con Pietro Contempo, Loredana Solfiti e W. Bianco, regia di A. Martella

– Una stagione con il Teatro dell’Opera di Roma:
“Tieste” di Seneca con Mario Scaccia, Sylvano Bussotty e Hidehiko Hinohara al pianoforte, regia di S. Bussotty.

CINEMA REGIA

“Le Sciamane” (con A.Ponziani, C.Dazzi e P.Natoli) Anne Ritta Ciccone
“Anime” (con L.Balducci e A.Goria) Maria Antonia Avati
“Per non dimenticarti” Maria Antonia Avati

TELEVISIONE

“L’Avvocato delle donne” Fratelli Frazzi
“Giornalisti” Giulio Manfredonia
“Caro Domani” Mariantonia Avati

CORTOMETRAGGI

“Walkman” di F. Simonelli Fabio Simonelli
“La Gabbia” di A. Cometti Alfonso Cometti
“Il turno novo” di A. Cometti Alfonso Cometti
“Per amore Rossana” di P. Boschi Paola Boschi
“Tomas” di D.Fossataro e N.Cometti D.Fossataro e N.Cometti
“Uova” di Alessandro Celli Alessandro Celli

VARIE

– Autore di diverse canzoni, tra cui “C’era una volta” che Lucio Dalla utilizzerà nel suo prossimo CD.
– Autore di diverse canzoni e colonne sonore per cartoni animati: “Felix” “L’isola degli smemorati” “Gabbiano in volo” “Il Pinguino” – Produzione Moviemax-Mondo TV – Mondo Home – B5
– Direzione musicale del film “Cover Boy” regia Carmine Amoroso, musiche di Marco Falagiani
– Direzione musicale del documentario “La Versilia” musiche di Patrizio La Bella e Dino Morabito – produzione Moviweb Istituto Luce

Produzioni

– Produttore del corto “Leo e Sandra” regia di Alessandro Celli – Produzione Carla Mori
– Produttore del corto “Montesacro” regia Alessandro Celli – Produzione London film School
– Produttore del film “Tutte le strade portano a Roma” regia Carmine Amoroso – Produzione Enzo Porcelli – Cedomir Kolar
– Responsabile produzioni della laziofilmcommission di Cinecittà Holding

Dal 2004 consulente Unicef

Clare Boothe Luce

Clare Boothe Luce drammaturga, politico, giornalista e diplomatico americano, nata a New York il 10 Aprile 1903 morta il 10 Ottobre 1987.

Gli studi
Clare frequenta prima la St. Mary’s School a Garden City, N.Y. e poi la Miss Mason’s School, chiamata “The Castle,” a Tarrytown, N.Y., dove si diploma nel 1919. Per poco tempo Clare frequenta anche la “Tree Major’s School of Theatre” a New York City.

Suo padre era un violinista nonché uomo di affari, mentre sua madre era una ballerina. Clare trascorre la sua infanzia a Chicago e poi a Memphis, ma dopo la separazione dei genitori, segue la madre in Francia.

Raramente una personaggio pubblico diventa ugualmente famoso nella varie carriere che lui/lei intraprende; Clare non solo ci riesce, ma eccelle. Nella sua vita pubblica che si svolge lungo diverse decadi, riesce ad affermarsi in ugual misura come correttore di bozze, drammaturga, politico, giornalista e diplomatico. Inoltre, lo zelo con cui persegue ogni carriera fa in modo che lei incarni ogni pettegolezzo.

L’ambizione originaria di Clare Boothe era diventare una attrice e per questo frequentò Mary Pickford prima di iscriversi alla Clare Tree Major’s School of the Theatre. Comunque presto perde interesse e lascia perdere per girare l’Europa con i suoi genitori, durante il quale incontra Mrs. O.H.P. Belmont, una matrona del bel mondo newyorkese e avvocato per il suffragio alle donne. Grazie all’amicizia con Mrs. Belmont, Clare stessa diventa sostenitrice dei diritti delle donne. Inoltre è proprio Mrs. Belmont che le presenta George Tuttle Brokaw, a sarto di New York clothing più grande di Clare di 24 anni. Il 10 Agosto 1923, Clare e George si sposano. L’anno seguente (il 25 Agosto 1924), Clare dà alla luce Ann Clare Brokaw. Purtroppo George era uhn alcolizzato e il loro matrimonio termina con un divorzio nel 1929.

Clare riprende il suo nome da nubile e nel 1930 si unisce allo staff della famosa rivista di moda Vogue, come segretaria di redazione. Avendo trovato una direzione nella sua vita, sulla scia di una tragedia, Clare sviluppa un serio interesse per la scrittura. Nel 1931, diventa editor associato della rivista Vanity Fair, e inizia a scrivere dei brevi sketch satirici sulla società newyorkese e i suoi personaggi: questi vengono poi raccolti e pubblicati sotto il titolo di Stuffed Shirts nel 1933, lo stesso anno in cui Clare diventa redattore capo presso Vanity Fair. Per seguire la carriera di drammaturga, Clare rassegna le dimissioni dalla rivista Vanity Fair nel 1934.
Il 23 novembre 1935, Clare Boothe, adesso trentaduenne si è sposata con Henry Robinson “Harry” Luce, di 37 anni. Lui era già famoso come editore e nonché fondatore della rivista Time e del periodico finanziario Fortune (in seguito fonderà anche la rivista Life e Sports Illustrated). I due si erano conosciuti durante una festa a New York. Si innamorano velocemente e si sposano il mese seguente il divorzio di Harry con la moglie con cui stava da 12 anni e con la quale aveva avuto due figli. L’unione tra Clare ed Harry durò 32 anni ma non diede loro figli.

Lo stesso mese del suo matrimonio, la commedia di Clare Abide With Me debutta a Broadway. Il dramma piscologico e tetro, su un marito violento nello scontro con la moglie terrorizzata, viene stroncato dalla critica.
La sua seconda opera per il teatro è THE WOMEN che debutta a Broadway nel 1936: è un a satira sull’ozio di ricche mogli e divorziate. Ma anche quest’opera ottiene un freddo consenso dalla critica. Comunque tra il pubblico le sue opere avevano riscosso un enorme successo tanto che replicò per ben 657 volte, girò gli Stati Uniti e venne portata in altri 18 paesi, per essere infine trasposta per il cinema.
Nel 1938, Kiss the Boys Goodbye, un’allegoria politica sul fascismo americano, viene interpretata come una commedia su Hollywood ed ottiene un’enorme pubblicità per la ricerca dell’attrice che interpretasse Scarlett O’Hara nel film VIA COL VENTO: per questo divenne una delle 10 piece più viste quell’anno.
In Margin of Error del 1939, Clare tratta l’omicidio di un agente nazista sia come commedia sia come melodramma. Il più che prevedibile successo venuto anche dalle due piece precedenti, confermano Clare Boothe Luce come drammaturga americana di primo piano.

Dopo lo scoppio della II Guerra Mondiale, Clare siu reca in Europa nel 1940 come giornalista della rivista Life del marito Harry. Le sue osservazioni dell’Italia, della Francia, del Belgio, dei Paesi Bassi e dell’Inghilterra nel bel mezzo dell’0offensiva tedesca vengono pubblicati in Europa nella primavera di quello stesso anno. Nel 1941, Clare e Harry girano la Cina (dove Harry è nato da due missionari americani) e preparano un reportage (poi pubblicato su LIFE) suòòe condizioni del paese, in particolare sulla guerra con il Giuappone. Dopo che gli USA entrano in guerra, Clare viaggia in Africa, India, Cina e Burma sempre per la rivista Life. Durante i suoi viaggi, intervista il generale Harold R.L.G. Alexander, comandante delle trupppe inglesi in Medio Oriente; ma anche Jawaharlal Nehru; Chiang Kai-Shek; e il generale “Vinegar Joe” Stilwell, comandante delle truppe americane nei teatri di guerra dalla Cina-Burma-India.

Grazie ai suoi viaggi e alle sue esperienze fatte nelle relazioni internazionali, nel 1942 Clare ottiene un seggio tra i repubblicani presso the United States House of Representatives representing the Fourth Congressional District of Connecticut. La sua campagna elettorale si era basata sulle informazioni secondo cui il presidente Franklin D. Roosevelt aveva portato gli Stati Uniti nella II Guerra Mondiale, totalmente impreparati. In questo modo vince le elezioni senza fatica. Una volta in parlamento, Clare si scaglia contro la politica della “libertà dei cieli” del Vice Presidente Henry A. Wallace per ristabilire la pace internazionale, chiamandola “globaloney.” Clare in questo modo si guadagna il rispetto degli ultra conservatori al Congresso e ottiene un incarico presso il Comitato per gli Affari Militari. Clare parla con forza in favore delle truppe americane impegnate nei combattimenti e sostiene la difficoltà di un possivbile ritorno alla vita civile. Il giorno di natale del 1944, Clre visita le truppe americane in Italia e torna al Congresso richiedendo un aiuto immediato alle vittime della guerra in Italia. Questo le vale una rielezione nel 1944. All’inizio dell’anno seguente, Clare inizia ad avvertire il Congresso di come l’affermarsi del Comunismo nel mondo sia una minaccia crescente e di come invece il presidente democratico dimostri un atteggiamente estremamente indulgente. inoltre, durante il suo secondo mandato, Clare dà un contributo decisivo nella creazione della Commissione per l’Energia Atomica, che avrebbe portato un controllo della civiltà. Nonostante le sue esplicite critiche alla politica estera dei democratici, Clare ironicamente votò in loro favore la maggior parte delle volte durante i suoi due mandati (1943-1947).

Ma Clare deve affrontare una tragedia familiare: l’11 gennaio 1944, sua figlia Ann, all’epoca studentessa diciannovenne della Stanford University rimane uccisa durante un incidente d’auto. Clare talmente sconvolta per la perdita della sua unica figlia, è vittima di un forte esaurimento nervoso. Nonostante la psicoterapia, Clare non riesce a trovare pace se non quando trova rifugio nello spiritualismo religioso: nel 1946 Clare aderisce alla Chiesa Cattolica. Decide di non ripresentarsi alle elezioni ma tornare a scrivere.

Nel 1957, ormai ritiratasi dalla vita politica, Clare si dedica ad una serie di articoli sulla sua conversione al cattolicesimo che vengono pubblicati dalla rivista McCall. Già nel 1952 si era occupata di religione con il libro Saints for Now, una raccolta di santi su vari santi scritti da diversi autori quali: Evelyn Waugh, Rebecca West e Whittaker Chambers.

Nel 1949, scrive una sceneggiatura per il film Come to the Stable, un dramma su due suore che cercano di raccogliere fondi in favore di un ospedale pediatrico. L’opera viene candidata agli Oscar. Clare torna a scrivere per il teatro nel 1951 Child of the Morning.

Clare riprende la vita politica nel 1952 durante le elezioni presidenziali quando sostenne la campagna del rappresentante repubblicano Dwight Eisenhower. Quando egli vince le elezioni, ricompensa Clare sostenendo la sua candidatura presso l’ambasciata americana in Italia, dove Clare entra di diritto nel marzo del 1953. Clare persegue il suo compito con vigore, ritorna sulla questione dell’anti comunismo e si schiera contro i movimenti operai italiani. La sinistra italiana temette che l’avversione degli americani potesse inficiare sui loro contributi economici alle imprese del Bel Paese. Forse uno dei suoi interventi più importanti fu quello che avvenne nell’ottobre del 1954 quando intervenne nella disputa tra l’Italia e la Yugoslavia per Trieste. Il suo intervento fece in modo che l’Italia ottenesse ttrieste e la Yugoslavia il territorio circostante. Non molto tempo dopo, Clre si ammalò per intossicazione da arsenico (dovuto agli stucchi presenti nella sua camera da letto) e nel 1956 fu costretta a dimettesi.

Clare dovette rallentare i suoi rimti di vita per gli anni seguenti e si dedicò alla pittura e ai mosaici. Poi nel 1959, il Presidente Eisenhower la nomina ambasciatrice in Brasile, nonostante la forte opposizione del senatore democratico dell’Oregon Wayne Morse. Clare “giustificò” il senatore dicendo che si comportava così perché aveva ricevuto un calcio in testa da un cavallo. Ma a causa di questa affermazione è spinta dal marito a lasciare la nomina.

Clare prosegue l’attività politica per gli anni seguenti, lavorando nel partito degli ultra conservatori. In 1964, sostenne il Senatore Barry Goldwater dell’Arizona, come candidato repubblicano alle presidenziali e annunciò la sua stessa candidatura presso il senato di New York, ma il secco rifiuto di sostegno da parte dei leader repubbliani la spinge a rinunciare. Quello stesso anno Harry decide di andare in pensione lasciando la guida dei suoi giornali e riviste: Clare decide di seguire il suo esempio. I due avrebbero trascorso gli anni seguenti nella loro casa di vacanze a Phoenix, Arizona.

Il 28 Febraio, 1967, Henry Robinson Luce è colpito da un improvviso infarto e muore nell’ospedale di Phoenix. Clare si ttrasferisce nella sua casa a Honolulu (Hawaii), dove visse serena per gli anni seguenti pur mantenendo i suoi contatti politici.
Nel 1970, rimprende a scrivere per il teatro con Slam the Door Softly con cui ottiene un certo consenso.

Nel 1981 il neo eletto Presidente Ronald Reagan nomina Clare alla presidenza del Consiglio per i Servizi Segreti esteri. Per questo motivo Clare si trasferisce a vivere nel complesso Watergate a Washington, D.C. Rimane in carica fino al 1983, anno in cui il Presidente Reagan la insigne con la Presidential Medal of Freedom.

Nel suo appartamento nel Watergate, il 9 Ottobre 1987, Clare Boothe Luce muore per un tumore al cervello all’età di 84 anni.

Carlotta Corradi

Carlotta Corradi nasce a Roma il 2 ottobre 1980.
Si laurea al D.A.M.S. di Roma in “Teatro” e ottiene un diploma alla New York Film Academy in “Digital filmaking”.
I suoi primi passi nello spettacolo li compie nel 1996 al fianco di Thomas Otto Zinzi, che assiste nella regia e con cui partecipa all’ideazione e realizzazione di progetti ambiziosi come i “Viaggi Sentimentali” e i “Parchi Letterari” per la Fondazione Ippolito Nievo (Produzione La Bilancia).
Nel 2005 entra a far parte del Comitato Scientifico per il Centenario dalla Nascita di Luchino Visconti, mentre l’anno successivo, inizia a collaborare come regista con la casa di produzione Dazzle Communication.
Dal 2006 a oggi firma la regia di alcuni documentari sulla pittura di Bernardo Siciliano (presentato alla Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University), sul musicista Micah P. Hinson e sullo scultore-attore Vincenzo Amato. Dal 2007 a oggi firma la regia del documentario ufficiale di “Le Conversazioni – Scrittori a confronto”, manifestazione letteraria condotta da Antonio Monda, che vede protagonisti grandi scrittori contemporanei tra cui Paul Auster, Chuck Palahniuk, Johnatan Franzen, Jeffrey Eugenides, David Foster Wallace, Michael Cunningham, Nathan Englander, Zadie Smith, Ian McEwan, Ethan Coen, Roberto Saviano, Salman Rusdie e Patti Smith.
Nel 2006 debutta con la regia teatrale di “A Porte Chiuse” di Jean-Paul Sartre al Teatro Stanze Segrete di Roma. Lo spettacolo viene poi replicato nel 2007 a grande richiesta.
A maggio del 2008, insieme a Noemi Serracini, porta in scena al Teatro Belli “Monogomi”, spettacolo composto da tre corti teatrali, che ha successivamente vinto la Rassegna “Attori nel cassetto, Autori sul comò” del Teatro Lo Spazio.
Nel dicembre 2008 torna sul palcoscenico del Teatro Belli con un cast di 13 attrici firmando la regia di “The Women” di Clare Boothe Luce, di cui cura la traduzione e l’adattamento.
A dicembre 2009 entra in finale al concorso Donna Mostra Donna con il suo testo “Lipstick”. Nel maggio 2010 mette in scena al teatro Italia “Piccoli Crimini Coniugali”. A gennaio del 2011 parteciperà alla rassegna Sguardi S-velati del Teatro Due con il suo testo “Lipstick – Commedia surreale in tre strati più epilogo”.

Paola Minaccioni

Nasce a Roma.
E’ diplomata come attrice presso la maggiore scuola italiana di cinema, il Centro sperimentale di Cinematografia. Dal 95 inizia a lavorare professionalmente e oggi vanta una vasta esperienza teatrale che spazia dalla drammaturgia classica a quella sperimentale e contemporanea. Dal genere comico al drammatico. La sua avventura televisiva inizia con Serena Dandini, con cui ancora collabora, entrando far parte del laboratorio dei giovani comici.

Televisione, cinema, teatro e radio rappresentano senza differenza i suoi luoghi di espressione. Per citare alcuni dei suoi lavori per la televisione: Parla con me, della Dandini appunto, e’ nel cast fisso con le parodie del Ministro Giorgia Meloni, la giornalista di Rai Tre Giovanna Botteri, e la parodia delle escort di Palazzo Grazioli in Lost in Wc. Mai Dire Martedì, con la Gialappa’s dove si è esibita tra l’altro, nell’imitazione di Amy Winehouse. Fa parte, inoltre, del cast della serie Tv Un Medico in famiglia.

Per il cinema, e’ protagonista di alcuni film di prossima uscita: a settembre con Baciato dalla fortuna, il nuovo film di Vincenzo Salemme per la regia di Paolo Costella, ad ottobre con Matrimonio a Parigi in cui affianca Massimo Boldi come sua consorte, per la regia di Claudio Risi. Sarà anche nel prossimo film di Matteo Garrone, Big House.

Ha collaborato in passato con Vincenzo Salemme nel film No Problem, con Fausto Brizzi, Notte prima degli esami – oggi, Ex e con Ferzan Ozpetec nel pluripremiato Mine vaganti.

Per il teatro: Il giardino dei Ciliegi, di A. Cecov, regia di Attilio Corsini, Sovrappeso insignificante Informe di W. Schwab, regia di Valeria Talenti, Le tre sorelle, A. Cecov, regia di Duccio Camerini, Che motivo c’e’, un progetto di Paola Minaccioni e Marcello Teodonio, Non raccontateci favole, scritto e interpretato con Caterina Guzzanti, Infinite o Sfinite di e con Paola Minaccioni e Emanuela Grimalda, regia M. Margotta. La banalita’dell’amore di S. Liebrecht mise en espace per la regia di Pero Maccarinelli. Per il teatro contemporaneo si segnalano, tra gli altri, La tattica del gatto, di Gianni Clementi, con la regia di Valeria Talenti.

Con Ma che bell’Ikea, Paola Minaccioni rinnova la sua collaborazione con Gianni Clementi, uno degli autori contemporanei più interessanti del panorama italiano.