Riccardo Fabretti

Riccardo Fabretti inizia il suo percorso a teatro nel 2002 con “Humor mon amour”, diretto da Mario Moretti. Successivamente è sul palco del Teatro dell’Orologio di Roma con “Benni’s Bar”, regia di Stefano Benni e Roberto Cavallo. Per Paolo Scotti interpreta “L’apparenza l’inganna” seguito, tra gli altri, da “Non volevo fare il benzinaio”, un monologo diretto da Ludovica Marineo.

Nel 2010 è protagonista dell’intenso monologo “Due soli al comando”, scritto e diretto da Gianni Clementi, lavoro che segna l’inizio di una duratura collaborazione. La rappresentazione, in scena per la prima volta al Teatro Cometa Off, verrà in seguito riproposta in altri contesti grazie all’ottimo riscontro ottenuto in termini di pubblico e critica. Sempre per Gianni Clementi, è unico interprete di “Il Re di Negombo”, ispirato alla vicenda del “lupo” Luciano Liboni.

Lo troviamo anche in televisione nel cast di “Distretto di polizia” e “Incantesimo”. Per il cinema: “Tutti i sogni del mondo” di Paolo Poeti, e “Il siero delle vanità”, regia di Alex Infascelli. L’attore si forma a Roma, città di nascita, dove si diploma all’Accademia del Teatro dell’Orologio diretta da Mario Moretti. Frequenta inoltre il corso di recitazione curato da Giulio Scarpati e Massimo Ghini presso Studio Esperienze Cinema.

Sarà in scena dal 13 settembre 2011 al Teatro Sala Umberto con “Ma che bell’Ikea”, una commedia brillante scritta da Gianni Clementi. Uno spettacolo che, diretto in questa sua seconda edizione da Enrico Maria Lamanna, conferma la straordinaria e già comprovata versatilità dell’attore.

Gianni Clementi

Autore talentuoso e prolifico, Gianni Clementi inizia ad occuparsi di scrittura applicata allo spettacolo alla fine degli anni ’80. E’ considerato l’esponente di punta di un rinato neorealismo teatrale italiano. I suoi testi, calibrando perfettamente i due pedali della comicità e della serietà, affrontano temi attuali con grande semplicità stilistica, suscitando momenti di riflessione, ma anche di sorriso. Clementi scrive, spesso, in un dialetto romanesco diretto ed accattivante, che sfrutta per restituire una “credibile verità” ai personaggi delle sue commedie. Creare un repertorio in romano che guadagni sul palcoscenico, nel confronto con il pubblico, la giusta dignità teatrale, è la sua “mission” d’autore.
Nel 1988, scrive il testo satirico Al tabou de Saint Germain des Pres – di cui cura anche l’allestimento – che resta in scena per circa tre anni.

Nel 1990 il testo drammatico Maligne congiunture diventa uno spettacolo firmato da Piero Maccarinelli. Tradotto con il titolo di Vis a vis, va in scena anche nell’aprile 2003 al Festival di Alcol in Spagna, in una doppia versione castigliana e valenciana, e durante la stagione teatrale 2003.04 del Teatro Talia di Valencia.

Nel 1995, con lo pseudonimo di Nanni Salazar, firma il testo comico Una volta nella vita in scena fino al 2001. La commedia sarà proposta poi nel 2002 in versione francese, presso il Theatricul di Ginevra, e nel 2006 a Parigi per due anni consecutivi. In Italia il testo viene presentato regolarmente di più compagnie da circa 10 anni. Dalla stessa commedia è stato tratto il film Due volte nella vita, regia di E. Giordano.

Nel 1999 la commedia Il cappello di carta, prodotta del Piccoletto di Ettore Scola, viene rappresentata al Teatro Colosseo e, nel 2001, a La Cometa di Roma.

Nel settembre 2002 La Cometa apre la stagione teatrale con il testo La vecchia Singer rappresentato poi, nel 2006, al Teatro Im Keller di Graz, in lingua tedesca.

A gennaio 2003, il Theater Im Keller di Graz mette in scena – sempre in lingua tedesca – La tattica del gatto, vincitore del premio Vicini sconosciuti nell’ambito di Graz 2003 Capitale europea della Cultura. Il testo sarà poi rappresentato nel 2004 al Teatro Argentina di Roma, e nel 2005 al Teatro Litta di Milano.

Ad aprile 2003 è in programma al Teatro Vittoria di Roma Alcazar, scritto per la Cooperativa Attori e Tecnici. Sempre nel 2003, il nuovo testo Tre delitti – cofirmato da Edoardo Erba e Angelo Longoni – viene messo in scena al Festival di Asti e a La Cometa di Roma.

L’anno 2003 è anche foriero di premi: La tattica del gatto vince, infatti, la IX edizione del Premio Enrico Maria Salerno e La spallata si aggiudica il Premio Fondi La Pastora.

Nel 2004 scrive con Attilio Corsini lo spettacolo musicale I tre moschettieri, messo in scena durante l’estate presso il Teatro Globe di Villa Borghese a Roma.

Nel 2005 è autore e regista di Calcoli (produzione del Piccoletto di Ettore Scola) ripreso poi nella successiva stagione 2006.07.

Nel 2007 viene selezionato come autore italiano per il Progetto Intertext, che prevede la scrittura di un testo da mettere in scena in 6 paesi europei: Italia, Francia, Inghilterra, Austria, Germania, Repubblica Ceca. Sempre nel 2007 vince la I Edizione del Premio nazionale SIAE.AGIS.ETI, con il testo-progetto L’ebreo ed il Premio Totola del Comune di Verona, con Il cappello di carta.

Ad agosto 2007 La estrategia del gato (regia di Claudio Rodriguez) rappresenta l’Italia – insieme ad uno spettacolo di Spiro Scimone – al VII Festival de Dramaturgia Europea Contemporanea di Santiago del Cile.

Ad ottobre 2007, per la rassegna Connections del Teatro Litta di Milano, 4 Licei Milanesi allestiscono il testo Le belle notti, scritto per l’occasione; la commedia viene messa in scena anche a Newcastle, in Inghilterra, nell’ambito di Connections 2008.

Nella stagione 2007.08 va in scena Grisù, Giuseppe e Maria

Nel 2008.09, oltre alla ripresa di Grisú, Giuseppe e Maria, vanno in scena in vari teatri di Roma e in tournée: Ben Hur, l’adattamento de Lo scopone scientifico, I dolori del giovane Wertmuller, Sugo finto, La serva, Due soli al comando.

A novembre del 2009 è stata fatta una mise en espace de El Judìo, presso la Sala Zircò di Valencia. La commedia sarà prodotta in Spagna nella stagione 2010.11.

Per la stagione 2009.10, oltre alle riprese di quasi tutti gli spettacoli della stagione precedente, sono in programma L’ebreo, Per fortuna è una notte di luna, Ladro di razza, Il Re di Negombo.

Vari suoi testi sono stati tradotti in spagnolo, valenciano, tedesco, francese, greco, inglese e russo.

Enrico Maria Lamanna

Enrico Maria Lamanna si forma presso la Lee Strasberg School di New York. Frequenta corsi di recitazione con: Giancarlo Sbragia, Giorgio Albertazzi, Mario Scaccia, Edmonda Aldini, Antonio Casagrande. Segue inoltre corsi di mimo, dizione e canto. E’ membro dell’Actor’s Studio e del Tribe Hollywood.
Punto di riferimento del teatro nazionale, ha portato in Italia Nunsense, la commedia musicale di Dan Goggin, proponendola per la prima volta al Todi Festival alla fine degli anni Ottanta. Nel decennio successivo ha diretto, tra gli altri: Omicidio a mezzanotte di Ron Pacie, Le rose rosse no! di Giuseppe Patroni Griffi, L’ereditiera di Annibale Rucello, Vuoto d’amore, tratto dall’omonima opera in versi di Alda Merini e I veri figli di Filumena M., scritto da Mario Brancaccio. Con Notturno di donna di Annibale Ruccello, interpretato da Giuliana De Sio, ha realizzato più di 350 repliche in tutta Italia. Scritto dallo stesso Ruccello, Le cinque rose di Jennifer, con Luca Lionello e Luca De Bei, è stato salutato dalla critica come un piccolo miracolo.

Cura successivamente la regia di Full Monty (Che freddo ragazzi!), liberamente tratto dall’omonima sceneggiatura di Peter Cattaneo. Cambio di atmosfera con Oradaria di Giordano Raggi, un’intensa opera di amore e giustizia interpretata da Vladimir Luxuria. E poi ancora, Il postino suona sempre due volte, tratto dal testo di James M. Cain e Lo zì, un monologo scritto e rappresentato da Mimmo Mancini. Sul piano internazionale, si occupa a New York del debutto di The Sunken Living Room di David Caudle, per la prima volta in scena nell’East Village l’autunno scorso.

Tra gli altri titoli, Radice di 2 di Adriano Bennicelli, testo vincitore dei premi di scrittura teatrale Diego Fabbri 2006 e Oltreparola 2008, e Parlami d’amore, Mariù di Paolo Logli, con Nathalie Caldonazzo e Alessio Di Clemente. E’ al fianco di Gianni Clementi per L’Ebreo, successo della scorsa stagione teatrale che segna l’esordio assoluto in teatro di Ornella Muti. Il testo è attualmente in fase di trasposizione cinematografica. Per il cinema, si segnala il corto Atto senza parole di Samuel Beckett, vincitore del Golden Globe 2006.

Con Ma che bell’Ikea, da oggi al Teatro Sala Umberto, si rinsalda la collaborazione con l’autore, Gianni Clementi, per una commedia gustosa e ad alto tasso di coinvolgimento.

Robberto Trifirò

Roberto Trifirò , come attore ha lavorato con i registi italiani e stranieri più importanti tra cui Bob Wilson, Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Sandro Sequi, Stefan Braunschweig, Pier’Alli, Cesare Lievi, Mina Mezzadri , Federico Tiezzi, Monica Conti. Tra i suoi più recenti lavori come regista e interprete ricordiamo: “La felicità coniugale” due atti unici di A. Cechov (2003); “Non si sa come” di Luigi Pirandello (2004); “Il cerchio incantato” da “Il monaco nero” di Anthon Cecov (2005) di cui ha curato anche la drammaturgia ; “Identità violate”, due atti unici “Il bicchiere della staffa” di Harold Pinter e “Catastrofe” di Samuel Beckett (2006); “Piccinì” da Luigi Pirandello (2007); Filax Anghelos di Renato Sarti (2008); La Confessione di Arthur Adamov (2008); Parole che cadono dalla bocca, da Samuel Beckett (2009).

Franco Palmieri

Franco Palmieri (Forlì, 26 ottobre 1955) è un regista teatrale e attore italiano

Si laurea nel 1979 presso l’Università degli studi di Bologna in storia del teatro, e a partire dallo stesso anno lavora come attore nel Teatro dell’Arca, partecipando ad oltre trenta allestimenti teatrali.

Sempre nel 1979 incontra il drammaturgo milanese Giovanni Testori, con cui collabora alla realizzazione dello spettacolo Interrogatorio a Maria. All’attività di attore affianca quella di organizzazione teatrale, curando numerosi eventi e rassegne di carattere nazionale. Collabora nel 1997 con l’ISTA, scuola internazionale di arte dell’attore diretta da Eugenio Barba.

Nel corso degli anni ottanta e novanta segue da vicino gli sviluppi del teatro dell’est Europa, in particolare con il Teatro Stary di Cracovia, con cui ha attivato una costante collaborazione artistica; nel 1998 collabora con K.Piesiewicz realizzando il progetto Decalogo per il teatro. Dal 1995 lavora stabilmente con la Compagnia degli Scalpellini di Bologna, con Teatro 26 di Firenze e con l’Associazione Skenè di Milano.

Dal 1994 al 2000 è direttore artistico del Teatro dell’Arca.

Nel 1997 e 1998 è direttore artistico del Carnevale alla Fortezza, organizzato dal Comune di Firenze.

Nel 2000 interpreta la parte di Paolo Giovio nel film di Ermanno Olmi Il mestiere delle armi, mentre nel 2001 ha il ruolo di Martino nel film Da zero a dieci di Luciano Ligabue.

Carlo Ottolini

Si diploma nel 1992 alla Scuola civica d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Nel 2004 è menzionato dall’Ente teatrale italiano come migliore attore del teatro per ragazzi con la motivazione “Attore di buona scuola ed esperienza che sa coniugare la sua eccellente prestanza fisica, al limite dell’acrobatica, con le capacità dei narratori. Ne è prova evidente la diversità dei tre spettacoli in cui viene premiato”. È un lavoratore del teatro (a partire dal 1990 interpreta ben 50 spettacoli e nello stesso periodo ne dirige cinque come regista). Beata Gioventù (2008) sui diritti dei bambini ha il patrocinio dell’Unicef.

Renato Greco

Renato Greco , ballerino, coreografo, insegnante e direttore di compagnia.

Compiuti gli studi di danza classica nel 1959 e appresa la tecnica jazz a New York con maestri come L. e M. Mattox, entra nel corpo di ballo della Rai e si esibisce come primo ballerino nei maggiori varietà talevisivi (Studio Uno, Canzonissima) spesso a fianco della moglie Maria Teresa Dal Medico. Nel 1970 fonda la Compagnia italiana danza contemporanea, per la quale crea balletti a serata di varia ispirazione, da Donna Laura di Carini a Vita di bohéme , da Malgré tout a Etruria. Contemporaneamente apre a Roma un vivace centro didattico e, nel 1996, un teatro dedicato alla programmazione coreografica.

Dino Scuderi

Dino Scuderi (Messina, 3 agosto 1963) è un pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano.

Artista eclettico, inizia da bambino lo studio del pianoforte col padre Carletto, anch’egli musicista, e consegue il diploma al Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria.

Tra le sue più importanti collaborazioni spiccano quella del 1985, quando entra a far parte del gruppo Kunsertu. Con i Kunsertu riscrive “passu torrau”, “isola” “sabra a chatila”, ma soprattutto il brano “Mokarta”, originariamente tratto da una tammurriata napoletana, che diventerà il brano più noto del gruppo. Nel 1986 è il tastierista dei Denovo, per il quale compone insieme a Mario Venuti il brano “Sciabalò” che appare nell’album “Così fan tutti”. Con questo gruppo partecipa nel 1988 al Festival di Sanremo nella categoria Big ed al Festivalbar.

Nel 1993 porta sulle scene, per la prima volta in Italia, Jesus Christ Superstar, l’opera rock di Andrew Lloyd Webber con testi di Tim Rice. Di questa messinscena è ideatore, direttore artistico e curatore dell’arrangiamento vocale, strumentale e della direzione d’orchestra. Lo spettacolo conta quasi 200 repliche in tutta Italia.

Tra le sue composizioni musicali per il teatro le più importanti sono quelle per Il diavolo con le zinne, commedia scritta e diretta da Dario Fo nel 1997 e per Giulio Cesare di Shakespeare del 1998 con la regia di Ninni Bruschetta.

In teatro compone e arrangia le musiche anche per spettacoli con Giorgio Albertazzi, Stefano Masciarelli, Mario Scaccia, Silvio Orlando, Rocco Papaleo, Giuliana Lojodice, Roberto Herlitzka, Massimo Venturiello, Luca De Filippo.

Ma l’apice della sua creatività è la realizzazione del musical Salvatore Giuliano per il quale è autore delle musiche, dei testi, degli arrangiamenti e direttore d’orchestra. L’opera, ispirata alle vicende del celebre bandito siciliano, è interpretata da Giampiero Ingrassia e Tosca.

Come direttore d’orchestra, da ricordare Il gatto con gli stivali (musical di Marco Tutino liberamente tratto dalla favola di Charles Perrault) nel 2004 con l’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

Nel 2004 compone le musiche di Odysseus-Dance Opera per il Teatro Dance Company. La presentazione mondiale dello spettacolo avviene a Roma eccezionalmente all’interno del Colosseo. Mentre nel maggio 2007 debutta in Egitto presso il Teatro dell’Opera del Cairo e in seguito ad Alessandria d’Egitto.

Come concertista Scuderi predilige autori quali Maurice Ravel e Frédéric Chopin ma anche i contemporanei come Keith Jarrett e Michel Petrucciani.