Gianpiero Ingrassia

Figlio dell’attore e regista Ciccio Ingrassia e di Rosa Calì, ha iniziato gli studi di giurisprudenza, dopo la maturità classica, preferendo poi abbandonare l’università nel 1983, per dedicarsi alla carriera di attore. Deciso a dare il meglio in quest’arte, dato anche il cognome che porta, si iscrive ai “Laboratori teatrali” di Gigi Proietti, diplomandosi nel 1985. L’esordio teatrale, assieme a quello televisivo, è datato 1983 con lo spettacolo “L’asso della manica” di Raffale Stame, seguito da spettacoli come: “Cirano” (1985/86, con Gigi Proietti), “Oh, Luciano!” (1985/86), “Il frate” (1986), “I cinque sensi” (1987), “Il viaggio di L.” (1987), “Invito a cena con delitto” (1988) e “La piccola bottega degli orrori” (1989), primo musical di Saverio Marconi, con Edi Angelillo e Cesare Bocci, nel quale lui interpreta il protagonista.
Parallelamente inizia anche la carriera televisiva: nel 1983 debutta nella serie tv Beauty Center Show di Valerio Lazarov accanto al padre, al compagno storico di questi Franco Franchi e a Barbara Bouchet, seguirà questi anche in un’altra serie tv Grand Hotel (1986) di Giancarlo Nicotra, all’interno della quale avrà occasione di lavorare gomito a gomito con i più grandi comici italiani del tempo: Massimo Boldi, Anna Mazzamauro, Andrea Roncato, Gigi Sammarchi, Teo Teocoli e Paolo Villaggio. Promosso a protagonista nella miniserie di successo di Bruno Corbucci Classe di ferro (1989), seguito da Classe di ferro 2 (1991) e Quelli della speciale (1992).
Il debutto cinematografico avviene ne La caccia, il cacciatore, la preda (1995) di Andrea Marzari, seguirà poi Ti amo Maria (1997) per la regia dell’attore avatiano Carlo Delle Piane e la commedia Stressati (1997) di Mauro Cappelloni. Sarà anche conduttore della trasmissione tv Tira e Molla e Campioni di ballo. Solo nel teatro trova però un grande riconoscimento da parte del pubblico che sembra vivamente interessato a seguirlo lungo tutti gli anni Novanta ne: “I topi ballano” (1992) di Mattia Sbragia, con Massimo Wertmüller e Daniele Formica; “I guardiani di porci” (1993) di Claudio Corbucci, con Flavio Insinna, “Luv” di Patrick R. Gastaldi (1994), con Edi Angelillo; “Prigionieri di guerra” (1994) di e con Luca Zingaretti e “Zot” (1994) con Cinzia Leone, Chiara Noschese e Antonella Attili. Anche se la fama gloriosa arriva nel ’97 quando, dopo aver recitato ne “Il pianeta proibito” e “Dieci Decimi”, interpreta Danny Zuko nel musical “Grease” di Saverio Marconi, accanto a Lorella Cuccarini. Il boom del musical lo travolge: canterà e ballerà sulle note delle canzoni di “Jesus Christ Superstar” (2000), “Salvatore Giuliano” (2001), “The Full Monty” (2001-2003) e “Nights on Broadway” (2002). Poi torna alla prosa, prima con “Lennon e John” (2003-2004) e poi con la commedia “Harry, ti presento Sally” (2004-2006), con Marina Massironi.
Passa di nuovo al tubo catodico nel 1999 nel film tv di Vittorio De Sisti Tutti per uno e nel 2000 con La banda di Claudio Fragasso. Poi torna protagonista della serie Ma il portiere non c’è mai?? (2002) di Carlo Corbucci, dove ritrova una compagna di lavoro straordinaria: Anna Mazzamauro che recita la parte di sua madre. Dal 2006 è uno dei fondatori della Fonderia delle Arti di Roma, scuola di musica, teatro e fotografia, nonché direttore della sezione Teatro e Musical

Simona Samarelli

Sin da piccola manifesta una grande passione per la musica,la rappresentazione,il ballo.
Crescendo sente sempre più la necessità di cimentarsi in qualcosa di più stimolante ed all’età di 17 anni si trasferisce per quasi quattro anni a Parigi dove frequenta scuole d’arte scenica e spettacolo, perfezionandosi ed acquisendo in oltre un ottima conoscenza della lingua francese (riconosciuta dall’ambasciata francese St.Louis de France).Nelle scuole frequentate le saranno riconosciute delle ambite borse di studio. Successivamente ritorna in Italia e dopo varie esperienze lavorative in ambito televisivo (Rai Uno Canale 5)ha inizio nel 1999 uno dei suoi grandi sogni insieme al cinema,il Teatro.

Maria Amelia Monti

Dopo il diploma conseguito all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha esperienze teatrali di rilievo (esordio con Stasera musical di Tony Cucchiara) lavorando con Ernesto Calindri (L’esame di maturità), Marco Parodi (La segretaria, La panchina) e Nanni Loy (Crimini del cuore). Approdata in televisione nel 1982 partecipa a programmi storici come Drive In e La TV delle ragazze (dove interpreta una spassosa adolescente svampita), e altri fra cui Prossimamente non stop, Jeans e Banane. Negli ultimi tempi è ancora in teatro con Vizio di famiglia e L’uomo della mia vita di E. Erba (1998-99), Plaza Suite di N. Simon (1999) e Alla stessa ora il prossimo anno di B. Slade (2001). Sempre sul piccolo schermo è la protagonista, con Gerry Scotti, del serial Finalmente soli che riscuote notevoli consensi di pubblico. Simpaticissima, pigia con calcolata sapienza il pedale della sua “milanesità” ed è in possesso di quella rarissima virtù che è l’autoironia. Ottima e bella attrice, dopo un passato televisivo di discreto rilievo come interprete di alcuni tv-movie diretti da Risi, Cortini e Poeti, è finalmente scoperta dal cinema nel 1994. Le opportunità che il grande schermo le offre non sono peraltro eclatanti, sia per i ruoli di non primario rilievo, sia per i film che, sovente, hanno tiepidi consensi da parte del pubblico. La sua ultima interpretazione risale al 1999: Asini di A. Grimaldi.

Filmografia (fino all’anno 2001): 1994: Anime fiammeggianti di D. Ferrario; Miracolo italiano di E. Oldoini; La vera vita di Antonio H. di E. Monteleone; Italia Village di G. Planta; 1997: Mi fai un favore di G. Scarchilli; 1999: Asini di A. Grimaldi.

Film TV (fino all’anno 2001): 1984: …e la vita continua di D. Risi; 1988: Una casa a Roma di B. Cortini; 1993: Amico mio di P. Poeti; 1996: Dio vede e provvede di E. Oldoini; 1998: Amico mio 2 di P. Poeti; 1999: Finalmente soli di F. Gasperi (sitcom); 2000: Finalmente soli 2 di F. Gaspari; 2001: Finalmonte soli 3 di F. Vicario.

Gianfelice Imparato

Nato a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1956, abbandona l’università per iniziare la sua attività di attore nel 1976 entrando a far parte della compagnia di Mico Galdieri. Altre esperienze significative di questo primo periodo: “La gatta cenerentola” di R. De Simone nel 1978/79 e varie opere tra il 1980 e il 1982 sotto la direzione di E. De Filippo.
Dal 1982 al 1986 è nella compagnia teatrale di Carlo Cecchi sotto la cui direzione interpreta ruoli primari e da protagonista in varie opere di Molière, Shakespeare, Cechov ed altri.
Dal 1987 al 1990 affianca ancora L. De Filippo in due spettacoli di Scarpetta e Eduardo.
La collaborazione con Cecchi riprende negli anni 1991/92 con testi di T. Bernhard e Shakespeare.
Nel 1994 il suo debutto come autore con una fortunata commedia, “Casa di frontiera”, di cui è anche interprete, per la regia di Gigi Proietti.
Anche la stagione successiva è impegnata con le rappresentazioni della stessa commedia. In seguito scriverà altre commedie per sé e per altre compagnie primarie.
Ancora sotto la direzione di Carlo Cecchi è tra i protagonisti del progetto “Shakespeare al teatro Garibaldi” per le estati 1996 e 1997 a Palermo.
Nella stagione 1996/97 cura la regia di “Una tragedia tutta da ridere” , di cui è autore, per la coppia P. Barra ed E. Cannavale.
Nelle stagioni 1997/98 e 1998/99 gli viene affidato il ruolo di protagonista in una delle più famose commedie di Eduardo, “Ditegli sempre di sì”, per la regia di L. De Filippo.
Con “La festa” di S. Scimone, nel 1999, si dedica per la prima volta alla regia di un’opera non propria. Quest’opera raccoglie grande consenso nelle più importanti rassegne europee.
Ancora due regie nel 1999: “I ragazzi irresistibili” di N. Simon per l’interpretazione di P. Barra ed Enzo Cannavale; “Gemelli – Gemelli”, commedia da lui scritta per la propria compagnia, di cui è anche interprete.
Poi nell’autunno 2000 è interprete e regista di uno dei più recenti drammi di Pinter: “Ceneri alle ceneri”.
La stagione 2000/01 lo vede impegnato con la compagnia del teatro stabile di Roma nell’opera “I dieci comandamenti” di Raffaele Viviani per la regia di Mario Martone.
Quest’interpretazione gli varrà il “Premio UBU” 2001.
Nel 2001/02 è Estragone in “Aspettando Godot” di S. Beckett per la regia di L. De Filippo.
“Casa di frontiera” commedia ancora di grande attualità politica, viene riallestita, questa volta con la sua stessa regia, per la stagione 2003/2004.
Le sue esperienze cinematografiche, anche se non numerose, sono tutte di alto profilo. Ha infatti interpretato importanti ruoli in opere di M. Bellocchio, E. Scola, M. Monicelli, N. Loy, N. Moretti, M. Costa, S. Reali, G. Giagni.
Nel 2001 gira il film “La repubblica di San Gennaro”, tratto dalla sua commedia “Casa di frontiera”, nel ruolo del protagonista.

Alessandro D’Alatri

Regista, attore e sceneggiatore italiano, Alessandro D’Alatri è nato a Roma il 24 febbraio del 1955. Inizia la sua carriera come attore all’età di 8 anni. Tra le sue interpretazioni sul grande schermo spicca quella ne “Il giardino dei Finzi Contini” (1970) dove è diretto da Vittorio De Sica.
Verso la fine degli anni Settanta scopre d’avere un grande amore per la “postazione” dietro la macchina da presa e decide di prestarsi ad attività come assistente alle scene e ai costumi. Ma il talento e la passione lo portano a divenire ben presto aiuto di importanti registi pubblicitari nazionali ed internazionali, come Giulio Paradisi, Enrico Sannia, Alfredo Angeli, Rick Levine, Bruce Dowad, Dick McNeil.
Nel suo spettacolare curriculum spiccano importanti premi come regista. Nel 1991 con”Americano Rosso”, suo film d’esordio, vince il David di Donatello e il Ciak d’Oro per il Miglior Esordio Cinematografico dell’anno. Nel 1994 è la volta di “Senza Pelle”, presentato al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des réalisateurs. La pellicola vince un David, questa volta per la sceneggiatura, il Gran Premio del Pubblico al Festival di Locarno, il Nastro d’Argento e il Ciak d’Oro per la sceneggiatura, oltre ad avere un rilevante riconoscimento di pubblico e critica. Nel 1998 scrive e dirige il suo terzo film “I Giardini dell’Eden”, dove ritrova Kim Rossi Stuart, già diretto in “Senza pelle”. Il film è in concorso al Festival di Venezia e ottiene il premio Sergio Trasatti e quello Pasinetti per Kim Rossi Stuart, oltre a svariati riconoscimenti come il Premio SIAE per la Migliore Sceneggiatura e il premio De Sica per la regia.
Nel 2002 scrive e dirige il suo quarto film, “Casomai”, con Stefania Rocca eFabio Volo, per la prima volta sul grande schermo. Piovono ancora premi: all’International Film Festival di Lauderdale (Miami) per film, regia, sceneggiatura e interpreti, il premio Flaiano e il premio Fellini per la regia (oltre alle cinque nomination ai David di Donatello). Nel 2005 esce il suo quinto film, “La febbre”, ancora con Volo, con cui supera il successo di “Casomai”, riceve il premio Dante Ferretti per le scenografie, la nomination ai Globi d’oro della stampa estera per il Miglior Attore Protagonista. Nel 2006 scrive e dirige la sua sesta pellicola “Commediasexi” per cui ottiene la candidatura ai Nastri d’Argento 2007 per il Miglior Soggetto e il Premio del Pubblico al Festival di Bastia in Francia.
Da ricordare i suoi numerosi lavori teatrali, tra cui nel 2005 “Il sorriso di Daphne” con il quale, oltre alla candidatura per la Miglior Regia agli Olimpici di Vicenza, ottiene il premio Eti 2006 come migliore novità italiana, l’UBU, un Olimpico e il premio EnricoMaria Salerno. Nel 2008 realizza la campagna pubblicitaria d’abbonamento Rai, dove appaiono in modo ironico molti personaggi storici. Nel 2010 torna a dirigere per il grande schermo “Sul mare”, storia d’amore tratta dal romanzo di Anna Pavignani.

Stage Entertainment Italy

Leader in Europa, produciamo i migliori musical di Broadway e creiamo nuovi spettacoli, all’insegna della massima qualità

Nel 1999 inizia l’avventura di Stage Entertainment con una missione all’apparenza semplice ma molto ambiziosa: portare Broadway in Europa. E’ un’idea che da molto tempo gira in testa a un imprenditore olandese che ha cominciato la sua carriera a 15 anni costruendo scenografie per i teatri di Amsterdam e che nel 1993 ha fondato la Endemol, una delle più grandi società di produzione televisiva al mondo.
Questo imprenditore è Joop Van den Ende che, dopo aver venduto Endemol, investe tutte le sue energie nel suo primo amore, il teatro, intuendo con largo anticipo la rinascita del “live entertainment” in un mondo sempre più dominato da internet.
L’intuizione è geniale: importare il modello di business, la qualità e la professionalità di Broadway per produrre musical recitati e cantati nelle lingue dei paesi europei. Partendo dall’Olanda Van den Ende costruisce in pochi anni una vera e propria multinazionale dello spettacolo dal vivo, con sedi in Germania, Francia, Spagna, Russia, Gran Bretagna, Usa e dal 2008 anche in Italia.
L’amore per il teatro e per una qualità senza compromessi è la linfa vitale di Stage Entertainment, un gruppo con 4.000 dipendenti, 600 milioni di fatturato, 30 teatri di proprietà, in grado di mettere in scena 40 spettacoli al giorno.

Alessandro Haber

Alessandro Haber è nato a Bologna il 19 gennaio 1947. Già da ragazzino sogna di recitare, proprio quando, insieme al padre rumeno e alla mamma italiana, trascorre gran parte della sua infanzia in Israele. A nove anni torna in Italia e rimane fedele a quel sogno che lo porta, appena ventenne, ad ottenere una parte in La Cina è vicina (Marco Bellocchio, 1967) e poi a lavorare con registi come i Taviani, Fellini, Bertolucci e Damiani. Dopo il film di Avati, Regalo di Natale, arriva il meritato successo che premia la tenacia e la professionalità tipiche di un attore di razza. Anche a teatro ottiene unanimi consensi, recitando Orgia di Pasolini e Woyzeck di Buchner. Negli anni ‘90 si misura con ruoli sempre diversi, in un modo o nell’altro travolgenti, come in Parenti serpenti (Mario Monicelli, 1992) o nei tre film di Pieraccioni (I laureati, 1995; Il ciclone, 1996 e Fuochi d’artificio, 1997). In seguito rivela un altro grande talento: scrive e canta canzoni, organizzando concerti insieme a Mimmo Locasciulli. Già dal suo primo CD (Haberrante) dimostra di essere un interprete sicuro e raffinato.

Alessio Boni

Alessio Boni nasce a Sarnico, nel bergamasco, il 4 luglio del 1966. Secondo di tre figli, abbandona la scuola a quattordici anni e si mette a lavorare come piastrellista col padre. Poi un periodo negli Stati Uniti dove fa qualsiasi tipo di mestiere e quindi il ritorno in Italia, a Roma. Dopo aver partecipato al film tv “Il mago” con Anthony Quinn decide di tentare la strada della recitazione. Si diploma all’Accademia d’arte drammatica D’Amico e inizia a calcare le scene teatrali senza disdegnare le apparizioni nelle fiction e i fotoromanzi. Una prima popolarità arriva nel 2000 con “Incantesimo 3”, ma la vera svolta è nel 2003 con il film La meglio gioventù.

Gigio Alberti

Gigio Alberti ha lavorato con Gabriele Salvatores sia sul grande schermo con “Marrakesh Express” (1988), “Mediterraneo” (1991) e “Sud” (1993) che al Teatro dell’Elfo con le rappresentazioni ‘Comedians’ e ‘Cafè Procope’. Durante gli anni Novanta ha interpretato molti film tra cui: “Nirvana” (1997), “E Allora Mambo!” (1999) e “Tutti gli uomini del deficiente”, diretto da Paolo Costella. Nel 2002 è la volta di “L’ora di religione” diretto da Bellocchio e “Quore” di Federica Pontremoli. Di recente ha lavorato in “Last Food” (2004), “Quo Vadis, Baby?” (2005), “La cura del Gorilla” (2006), “4-4-2 – Il gioco piu’ bello” (2006) e “L’estate del mio primo bacio” (2006) di Carlo Virzì.

Francesca Draghetti

Francesca Draghetti (Parma, 28 gennaio 1962) è un’attrice, doppiatrice, direttrice del doppiaggio, e comica italiana.
Sorella del doppiatore Roberto Draghetti e di Andrea Draghetti.
L’attrice alterna gli impegni con la Premiata Ditta ad attività da regista e ama scoprire sceneggiature nuove e originali da proporre sui palcoscenici italiani. Dopo la maturità scientifica Francesca decide di intraprendere la carriera teatrale perché: «Non è stata presa come astronauta»[senza fonte]. Tra i personaggi doppiati, Cassandra in Winx Club, Misae Nohara (1ª voce) in Shin Chan e la maga Plinia in Leonardo. Ha inoltre commentato, insieme a Roberto Stocchi, un’edizione di Takeshi’s Castle andata in onda su Cartoon Network e Boing.