Legato a filo doppio con Massimo Troisi e sua spalla ideale del gruppo “La smorfia” (di cui faceva parte anche Enzo De Caro), debutta in tv con “Non stop”. Dopo lo scioglimento del gruppo (già all’inizio degli anni Ottanta) partecipa alle prime fortunate prove del Troisi cinematografico (Ricomincio da tre, Scusate il ritardo con il quale vince il David di Donatello come miglior attore non protagonista) e tenta in seguito, per la verità con grandi clamori ma senza eccessiva fortuna, la carriera di conduttore e show-man «solista» su Canale 5 e quella di attore-regista per il grande schermo (No, grazie, il caffè mi rende nervoso). Lo ricordiamo ne “Il principe azzurro” (1989) accanto a Raffaella Carrà durante l’esperienza in Fininvest della soubrette e simpatico ed assiduo frequentatore del salotto di Costanzo. Assieme al comico Enzo Iacchetti ha condotto per due anni (1995-1996) la trasmissione satirica “Striscia la notizia”, oltre ad essere protagonista della sit-com Quei due sopra il varano. Nel 1999 partecipa al film Tu ridi dei fratelli Taviani che lo richiamano anche per la mini serie televisiva Luisa Sanfelice (2004), a fianco dell’affascinante protagonista Laetitia Casta.
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Geppy Gleijeses
Geppy Gleijeses
Ha fondato e dirige il “TEATRO STABILE DI CALABRIA” unica istituzione stabile privata di prioritario di interesse pubblico del Mezzogiorno d’Italia.
Nasce a Napoli, il 7 ottobre 1954, è attore, regista e drammaturgo italiano.
“Geppy Gleijeses è un tale maestro di stile da annichilire il resto della Compagnia” – Masolino d’Amico – LA STAMPA
Geppy Gleijeses è stato definito dalla critica teatrale “il miglior attore napoletano della sua generazione” (Ghigo De Chiara, Domenico Rea, Maurizio Giammusso) e anche (Ugo Ronfani) “l’erede di Eduardo”. Per diversi anni è stato il più giovane capocomico italiano dirigendo la più rilevante compagnia del Mezzogiorno. È stato direttore artistico del Teatro Nazionale di Milano dal 1993 al 1999 ed è stato il fondatore del Teatro Stabile di Calabria con sede a Crotone (1999). Inoltre è presidente dell’Istituto dello spettacolo Europeo.
Ha vinto numerosi premi come migliore attore tra cui il Premio I.D.I; Premio Antonio de Curtis; Premio Gino Cervi; Premio del Festival di Teatro Internazionale di Baltimora (U.S.A.). Premio Olimpici ETI – Oscar del Teatro 2006 – Nomination come miglior attore protagonista per “Io, L’Erede”, ha vinto il Premio Chianciano per il Teatro 2006, il premio internazionale Le Muse 2007 e il premio Salvatore Di Giacomo 2007 e nel 2009 ha vinto il Premio Persefone come “miglior protagonista” in un testo di autore italiano in una ripresa televisiva. Nel 2011 è candidato ai Nastri d’Argento come “migliore attore non protagonista” per il film “Gorbaciof” di Stefano Incerti.
Ha lavorato con Alberto Sordi, Giancarlo Cobelli, Eimuntas Nekrosius, Remo Girone, Luca De Filippo, Luigi De Filippo, Luciano De Crescenzo, i fratelli Taviani, Ornella Muti, Luca Barbareschi, Cristian De Sica, Massimo Ranieri.
Inoltre nelle produzioni da lui dirette hanno lavorato registi come Luigi Squarzina, Mario Monicelli, Roberto Guicciardini, Aldo Trionfo, Mario Missiroli, Gigi Proietti, Ugo Gregoretti, Vittorio Caprioli, Armando Pugliese, Virgilio Puecher, Cherif e attori come Alida Valli, Marina Malfatti, Marianella Bargilli, Arnoldo Foà, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Dominique Sanda, Laura Morante, Debora Caprioglio, Regina Bianchi, Isa Barzizza, Paola Quattrini, Mariano Rigillo, Bianca Toccafondi, Luigi Lo Cascio, Lucia Poli, Marilù Prati, Leopoldo Mastelloni.
Consulente artistico per la prosa e il musical del Teatro F. Cilea di Reggio Calabria.
Da luglio 2009 è direttore artistico dello storico Teatro Quirino – Vittorio Gassman, succedendo all’Ente Teatrale Italiano che gestiva il teatro dal 1946.
Marinella Bargilli
Marianella Bargilli nasce a Cecina il 27 febbraio 1971. Seconda di quattro sorelle è cresciuta in una famiglia tutta al femminile. Il papà vive in Brasile.
Nel 1982 si trasferisce con la famiglia nell’isola d’Elba dove frequenta le scuole medie e il liceo linguistico. Tornata a Cecina comincia a lavorare come modella. A 22 anni va a vivere a Bologna dove frequenta il DAMS e apre un’agenzia di organizzazione di eventi e spettacoli.
A 25 anni si trasferisce a Firenze dove diventa testimonial per la nota marca di abbigliamento Napapijiri.Dal 2000 vive a Roma.
Tra le sue passioni, lo sport, soprattutto corsa e nuoto, i romanzi e il cinema. Le sue scrittrici preferite sono Margerite Duras e Virginia Woolf. Si dichiara un’appassionata di Alfred Hitchcock.
Marianella Bargilli inizia il suo percorso di studi teatrali con il Teatro Danza mettendo anche in scena numerosi spettacoli da strada, intensificando lo studio del movimento del corpo e l’esperienza con un pubblico popolare. Nel 1999 ottiene la parte dell’ Amazzone nel film Hannibal di Ridley Scott. Dal 2000 al 2002 frequenta per due anni il teatro Blu di Roma studiando con Beatrice Bracco il metodo Stanislavskij e partecipando a stages con maestri come: Michael Margotta, Marylin Freed, docenti dell’Actor’s Studio di New York, con Nikolaj Karpov, direttore dell’istituto della biomeccanica al Gitis (Istituto teatrale di Mosca), con Steven Berkoff e con Augusto Omulù, danzatore ed attore dell’Odin Theatret. Nel 2004 debutta nella prosa italiana interpretando liza Doolittle ne Il Pigmalione di George Bernard Shaw per la regia di Roberto Guicciardini, ottenendo una candidatura come migliore attrice emergente ai Premi Olimpici, Oscar del teatro e vince il Premio Chianciano Terme.
Contemporaneamente si cimenta come aiuto regista degli spettacoli: Ragazze sole con qualche esperienza di Enzo Moscato ed Emigranti di Slavomir Mrozek per la regia di Geppy Gleijeses.
Successivamente interpreta Adele Selciano in Io l’erede di Eduardo de Filippo, per la regia di Andrèe Ruth Shammah, Suor Agostina nell’omonima opera di Rodolfo Chirico, per la regia di Roberto Guicciardini, Afrodite e Maria di Magdala in Visioni di Gesù con Afrodite di Giuliano Scabia e Margot Wendice in Delitto perfetto di Fredrick Knott entrambi per la regia di Geppy Gleijeses. E’ la dea Follia in Eracle durante XLIII Ciclo di Rappresentazioni Classiche di Siracusa per la regia di Luca De Fusco, la moderna cantastorie nel monologo Alè Calais di Osvaldo Guerrieri per la regia di Emanuela Giordano, che dopo due stagioni di tournèe in Italia e una rappresentazione a Calais, sarà dal 7 al 17 settembre 2011 al Theatre Mouffetard di Parigi. E’ stata Silia Gala ne Il giuoco delle Parti per la regia di Egisto Marcucci ed Elisabetta Courir. Interpreta il ruolo della protagonista in La stanza delle donne di Slavenka Drakulic per la regia di Luciano Melchionna. Nel maggio-giugno 2011 è Elena nell’Elena di Euripide per la regia di Alvaro Piccardi durante l’XI ciclo di spettacoli classici al “Festival Teatro dei due Mari” di Tindari.
Nella prossima stagione sarà Amalia Sciosciammocca in Lo scarfalietto di Eduardo Scarpetta per la regia di Geppy Gleijeses e Julie Mercadet in L’affarista di Honorè de Balzac per la regia di Antonio Calenda.
In televisione conduce due trasmissioni per il canale satellitare Sky-Leonardo “Style” e “Notturno” ed è ideatrice e protagonista del programma “Tournèe”, primo reality-documentario sul teatro che segue la tournèe de Il Pigmalione dai provini all’ultima recita. Il programma è stato promosso “Trasmissione culturale” del satellite nella stagione televisiva 2004-2005.
La sua passione per il teatro la ispira nell’ideazione di “Ponza in Festival”, manifestazione di Teatro e Musica per la quale cura anche la direzione artistica. Dal 2009 si occupa dell’ottimizzazione artistica e organizzativa del Teatro Quirino-Vittorio Gassman e dal 2010, nello stesso teatro, è ideatrice e direttore artistico della rassegna “Autogestito”.
Gennaro Cannavacciuolo
Gennaro Cannavacciuolo scopre il teatro all’età di 8 anni quando, in una recita scolastica, indossa i panni di Pinocchio e già allora capisce che il suo destino sarà la recitazione. Sino a 18 anni segue quindi corsi teatrali parallelamente agli studi. Conseguito il diploma, nonostante il parere contrario dei genitori, decidere di assecondare la sua passione e riesce a farsi notare da Eduardo De Filippo che, per quattro anni, sino alla sua morte, lo prende sotto la sua ala inserendolo nella sua compagnia. Saranno ovviamente quattro anni fondamentali per la sua formazione anche perché, nel medesimo periodo, incontra Pupella Maggio di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scena.
Alla morte di Eduardo, dopo un breve periodo trascorso con Luca De Filippo, dal 1987 in poi, le sue scelte artistiche diventano sempre più impegnative e lo portano ad interpretare ruoli ed a partecipare in spettacoli che hanno fatto storia: si pensi a Cabaret, a Concha Bonita, alle Notti di Cabiria, al Bacio della Donna Ragno, a Carmela e Paolino, a Questa sera Amleto, per citarne solo alcuni.
Dal 1996, Gennaro Cannavacciuolo è chiamato ad interpretare il ruolo del brillante in varie operette. In modo continuativo per il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, ma anche per il Politeama di Prato, il Verdi di Salerno sotto l’egida del Teatro San Carlo di Napoli, per il Teatro Verdi di Pisa, il Teatro Carlo Felice di Genova ed il San Carlo di Napoli. Le sue interpretazioni riscuotono grandi consensi tant’è che nel 2002 gli viene assegnato il premio Trieste Operette.
Partecipa inoltre a numerose trasmissioni televisive nonché a fiction e film sia per il cinema che la televisione. Ha lavorato con Giuseppe Patroni Griffi, Gina Lollobrigida, Francesca Dellera, Pippo Baudo, Paolo Limiti, Mireille Mathieu, Marisa Laurito, Nicola Piovani, Alfredo Arias, Gianni Morandi, Saverio Marconi.
Per i critici più esigenti del settore, Gennaro Cannavacciuolo è sinonimo di talento, di classe, di eclettismo e di fantasia insuperabili, uno degli ultimo eredi della grande scuola teatrale legata ad Eduardo, e che lo rendono capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista, il cabaret con uno stile inconfondibile.
Gennaro Cannavacciuolo ha vinto il Premio ETI 2009, Olimpici del Teatro, come migliore attore non protagonista.
Valeria Solarino
Nasce in Venezuela da padre siciliano e madre torinese, ma cresce nel capoluogo piemontese. Si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia, che frequenta per quattro anni, per poi dedicarsi alla recitazione. Il suoi primi passi artistici li muove sul palco del celebre Teatro Stabile di Torino. E’ qui che viene notata dal regista Mimmo Calopresti, che nel 2003 le dà un piccolo ruolo nel film “La felicità non costa niente”, con cui esordisce al cinema. Ed è subito “colpo di fulmine” tra lei e la settimana arte, tanto che nello stesso anno viene scritturata per altri due film: “Fame Chimica” di Paolo Vari e Antonio Bocola e “Che ne sarà di noi” di Giovanni Veronesi, con cui inizia poi una storia d’amore che continua tuttora.
Nel 2005 recita al fianco di Fabio Volo ne “La febbre” di Alessandro D’Alatri e questa la consacra come una delle più talentuose attrici italiane della nuova generazione. Nel 2006 viene diretta da Roberto Andò in “Viaggio segreto” e nel 2007 torna a lavorare con Veronesi per “Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi”. Dello stesso anno sono “Valzer” di Salvatore Maira e “Signorina Effe” di Wilma Labate”.
Arriviamo quindi al 2009 dove la troviamo in “Italians”, sempre di Giovanni Veronesi, “Holy Money” e “Viola di mare” di Donatella Maiorca, grazie al quale viene premiata come “miglior attrice” al Nice Film Festival.
Nel 2010 è tra gli interpreti di “Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso” di Giovanni Veronesi e di “Vallanzasca – Gli angeli del male” di Michele Placido, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 2011 la vediamo prima in “Manuale d’amore 3” di Giovanni Veronesi e poi torna alla Mostra di Venezia con “Ruggine” di Daniele Gaglianone.
Nel 2012 è stata la protagonista della fiction di RAI 1 “Anita Garibaldi” di C. Bonivento, che ha avuto grande successo di pubblico.
Gioele Dix
Gioele Dix è nato a Milano, il 3 gennaio 1956, da una famiglia ebraica. Dix ha mosso i primi passi nel teatro alla fine degli anni settanta, promuovendo e animando la cooperativa milanese del Teatro degli Eguali. Fra i numerosi allestimenti teatrali a cui partecipa: Sogno di una notte di mezza estate, musical rock da Shakespeare per la regia di Gabriele Salvatores, Un marziano a Roma di Ennio Flaiano per la regia di Antonio Salines e due allestimenti molièriani, Il malato immaginario e Il Tartufo accanto al grande maestro Franco Parenti. Deciso a intraprendere la carriera di solista comico, si esibisce al Derby Club e allo Zelig, storici cabaret milanesi. Il nome d’arte Gioele Dix nasce nel 1987 dopo un provino allo Zelig con Gino e Michele: “Fin da ragazzino sognavo un nome con la x, che non fosse Craxi: Tom Mix, Otto Dix. Gioele è il nome di un profeta della Bibbia, omaggio alla mia identità ebraica”[1]. Raggiunge la popolarità nel 1988 nel varietà televisivo Cocco di Rai 2 con il personaggio dell’automobilista “‘incazzato come una bestia!”.
« Io sono un automobilista, ed essendo un automobilista sono sempre costantemente incazzato come una bestia!! »
(Gioele Dix)
Negli anni novanta si afferma come attore ed autore di teatro con Mai a stomaco vuoto (1990), Antologia di Edipo (1991), Anna, con le sonorizzazioni di Hubert Westkemper e le musiche di Mario Guarnera (1992), Sto ristrutturando (1993), Questa estate (1994), La mia patente non scade mai (1988) e Mi sembra che andiamo bene (1997).
In questi anni si afferma anche come attore televisivo con Tre passi nel delitto (Rai 2, 1993), Olimpo Lupo, cronista di nera (Canale 5, 1995), Uno di noi (Rai Uno, (1996) fino alle esilaranti apparizioni in Mai dire gol della Gialappa’s band (1997-2001), tra cui celeberrima la sua imitazione di Alberto Tomba.
Negli ultimi anni è stato protagonista di vari impegni cinematografici e televisivi, fra cui i film Se fossi in te e, nel 2004, Ora e per sempre al fianco di Giorgio Albertazzi. Tra i molti spettacoli teatrali di questo periodo: Cuori pazzi di F.T Altan (2000), Il libertino di E.E. Schmitt insieme a Ottavia Piccolo (2001), in cui è il primo uomo italiano a recitare in teatro nudo integralmente, Corto Maltese da testi di Hugo Pratt con musiche di Paolo Conte. Recentemente è tornato sulla scena con Edipo.com con la regia del celebre Sergio Fantoni (2003), La Bibbia ha quasi sempre ragione con Cesare Picco al pianoforte (2004), piéces che tendono ad accentuare la dimensione del racconto, sfruttando le sue naturali doti di affabulatore.
Nel 2007 entra come comico nel cast di Zelig con il suo personaggio storico dell’automobilista.
Nel 2008 è in scena con gli spettacoli Tutta colpa di Garibaldi con testi di Gioele Dix, Sergio Fantoni e Nicola Fano per la regia di Sergio Fantoni e successivamente Dixplay di Gioele Dix, con la partecipazione di Bebo Best Baldan.
Stefano Masciarelli
Volto noto per i numerosi ruoli interpretati in alcuni film comici e varie fiction, per i personaggi di cartoon doppiati e per le apparizioni comiche in varie trasmissioni televisive.
In gioventù prestò il servizio militare a Portogruaro presso il 13º Battaglione Trasmissioni “Mauria” della 3ª Brigata missili “Aquileia” venendo successivamente distaccato a Verona alla Squadra Atleti della Brigata. Lì iniziò a mostrare le sue doti di attore recitando un brano intitolato “La preghiera del soldato” e riuscendo in questo modo ad sorprendere e ammutolire tutti i commilitoni presenti. Ha iniziato poi a lavorare come bagnino nella sezione CRAL del Ministero della Giustizia. Dopo l’esperienza “marina” per sette anni si è dato alle indagini come investigatore privato.
La svolta per lui arriva quando, a suo dire, notò un annuncio di Canale 5, in Viale Libia, in cui si comunicava la ricerca da parte della rete televisiva di un comico capace di imitare la voce di Gianni Agnelli.
Dopo 15 giorni fu riconvocato e messo sotto contratto da Terzoli e Vaime. La consacrazione nel mondo dello spettacolo arrivò grazie alla trasmissione della Dandini Avanzi e successivamente con Tunnel nel 1993.
Un anno dopo partecipò alla trasmissione di Rai Uno Domenica in (stagioni 1994 e 1995), tornando poi nelle edizioni 2002 e 2003. È stato testimonial nel 1995 della “Pernigotti” e nel 1998 della maionese “Kraft”, mentre nel 2008 compare in una pubblicità di pillole dimagranti in cui mostra i presunti effetti del prodotto.
Flavio Montrucchio
Vissuto a San Damiano d’Asti fino al conseguimento della maturità scientifica ad Asti, lavora come promotore finanziario, occupazione che abbandona dopo aver vinto la seconda edizione del reality show Grande Fratello, trasmesso da Canale 5 nel 2001, iniziando a lavorare nel mondo dello spettacolo. L’ingresso nel programma avvenne dopo l’abbandono volontario da parte di Filippo Nardi, insofferente alle rigide norme in materia di consumo di sigarette.
Successivamente studia recitazione e nel 2002 debutta come attore nella soap opera CentoVetrine, in cui è presente fino al 2007, nel ruolo di Alessandro Torre. Nel 2003 lavora in teatro nel dramma Donna de paradiso e nel Viaggiatore perso. Nella stagione 2004-2005 interpreta il ruolo di Danny Zuko nel musical Grease, prodotto dalla Compagnia della Rancia.
Dal 2006 è testimonial di alcuni spot pubblicitari, insieme alla moglie Alessia Mancini, dalla quale nel 2008 ha avuto la figlia Mya.
Nel 2007 è nelle sale con i film 7/8 – Sette Ottavi, opera prima di Stefano Landini, e gira Il soffio dell’anima, sceneggiatura e regia di Vittorio Rambaldi, in cui è protagonista insieme a Lucrezia Piaggio. Il film, tratto dal romanzo omonimo di Valentina Lippi Bruni, è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia ed è uscito nelle sale nel marzo del 2009. Nello stesso anno torna sul piccolo schermo con la miniserie tv in 6 puntate, Donna Detective, regia di Cinzia TH Torrini, in onda su Rai Uno.
Nel 2008 è tra gli interpreti principali della miniserie di Rai Uno Fidati di me, per la regia di Gianni Lepre.
Stefano D’Orazio
Stefano D’Orazio (Roma, 12 settembre 1948) è un batterista, cantante e paroliere italiano, dal 1971 al 2009 voce e batteria dei Pooh, autore di molti dei testi delle canzoni del gruppo, del quale in seguito è divenuto anche responsabile amministrativo e direttore di produzione de facto. Nell’aprile 2009, in concomitanza dell’annuncio dell’uscita del singolo Ancora una notte insieme, D’Orazio ha annunciato la sua decisione di lasciare il gruppo.[1].azio ha annunciato la sua decisione di lasciare il gruppo.[1]
Nino D’Angelo
Gaetano “Nino” D’Angelo (Napoli, 21 giugno 1957) è un cantautore e attore italiano. Originario di San Pietro a Patierno, quartiere della periferia nordorientale di Napoli, ebbe un’infanzia molto difficile e, a causa delle condizioni economiche della sua famiglia, lasciò presto la scuola e cominciò a lavorare saltuariamente come cantante ai matrimoni e come gelataio alla stazione di Napoli.
Dopo una breve gavetta musicale, giunse ad un immediato successo in ambito regionale con il suo primo album, ‘A Storia Mia, pubblicato grazie a fondi familiari. L’album diventò subito un hit nelle classifiche, soprattutto nelle regioni meridionali (divenne famoso in breve tempo, oltre che in Campania, in Sicilia e in Puglia).
Si sposò in giovane età nel 1979 con Annamaria dalla quale ha poi avuto due figli: Antonio e Vincenzo. In questo periodo cominciò anche a lavorare in teatro nelle cosiddette sceneggiate, tipica forma teatrale napoletana.
Nel 1981 cominciò anche la sua carriera al cinema, con il suo primo film, Celebrità.
Nel 1982 pubblicò l’album ‘Nu jeans e ‘na maglietta seguito da un film che ebbe lo stesso titolo. L’album vendette oltre un milione di copie e il film, di cui gli autori e produttori avevano aspettative molto basse, sorpassò al botteghino il film hollywoodiano Flashdance.
Da questo momento cominciò il “fenomeno Nino D’Angelo”: Celebrità, Forza campione, Fotoromanzo, Maledetto treno, Na muntagna e poesie, Nu jeans e na maglietta, Popcorn e patatine, Sotto e stelle, T’amo, Un ragazzo una ragazza, Nun crescere cchiù (scritta da Filippo Schisano), sono alcuni dei grandi successi di quell’epoca.
Partecipò al Festival di Sanremo nel 1986 con la canzone Vai.
Fu totalmente ignorato dai critici ma il suo album fu uno dei più venduti tra quelli del festival. In questi anni cominciò a girare il mondo con i suoi concerti: Australia, Francia, Svizzera, Germania, Stati Uniti.
Una sua grande hit, “Napoli Napoli” tratta dal film Quel ragazzo della curva B (1987), è diventata un inno intramontabile tra i tifosi di calcio napoletani, dai tempi di Maradona fino ai giorni nostri.
Nel 1990 qualcosa sembrò cambiare. Dopo la morte dei suoi genitori, Nino entrò in un periodo di depressione che lo spinse ad effettuare profondi cambiamenti alla sua carriera artistica. Provò a smettere i panni del cantante che vendeva album, cercando in sé stesso “le emozioni più profonde per scrivere i brani”.
Si ricorda, in questo periodo, il cambio totale di look che lo vide eliminare del tutto il caratteristico caschetto biondo per un taglio più casual. Con l’album Tiempo, riusci a convincere anche la critica (si ricordano gli apprezzamenti del critico musicale Goffredo Fofi).
Da qui anche l’incontro con la regista Roberta Torre che gli propose di girare un cortometraggio, “Vita a volo d’angelo” fu poi presentato al Festival di Venezia riscuotendo molti apprezzamenti.
L’anno dopo la stessa Torre gli propose di realizzare la colonna sonora al suo primo lungometraggio, “Tano da morire”, con il quale D’Angelo ha vinto il David di Donatello.
Nel 1997, Nino scrisse il suo primo musical, Core pazzo, che ottene molto successo, e fu tra i conduttori del Dopofestival con Piero Chiambretti.
Nel 1999 pubblica il libro L’ignorante intelligente, un’autobiografia che racconta le sue umili origini, mai dimenticate nonostante il successo raggiunto.
Sempre nel 1999 ritornò al Festival di Sanremo come cantante con la canzone Senza giacca e cravatta, con la partecipazione della cantante napoletana Brunella Selo, raggiungendo l’ottavo posto. Vi partecipò anche nel 2002 e nel 2003 con Marì e ‘A Storia ‘e nisciuno. Poi nel febbraio 2005 viene pubblicato il singolo “Brava Gente” tratta da “Il Ragù Con La Guerra” (2005)
Dal 2006 è il direttore artistico del ‘Teatro del popolo Trianon Viviani’ di Napoli.
Nel settembre del 2006 lavorò sul set del film per il cinema dal titolo “Una notte” per la regia di Toni D’Angelo.
Nel maggio del 2007, Nino D’Angelo fu invitato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli per tenere una lezione sul tema “La musica come strumento di recupero sociale”.
Sempre in maggio 2007 Nino D’Angelo, entrò in studio per registrare il nuovo CD, “Gioia nova”, e cominciò una tournée durata fino ad agosto.
Il 28 settembre 2007 il cd è stato pubblicato ed il primo singolo estratto è “Nu napulitan”. Tramite un suo comunicato sul suo sito ufficiale, D’angelo dichiarò di aver trovato l’ispirazione per la realizzazione di questo disco grazie alla nascita della sua nipotina. In precedenza aveva invece affermato che non avrebbe più scritto canzoni.
Attualmente Nino è tornato in sala per un nuovo cd contente tutte le migliori canzoni del suo mentore Sergio Bruni.
L’8 luglio 2008 ha partecipato al concerto per festeggiare i 30 anni di carriera di Pino Daniele, con cui ha cantato “Napule è” (insieme ad altri artisti del calibro di Giorgia, Irene Grandi, Chiara Civello, Peppe Servillo e Gigi D’Alessio) e “Donna Cuncetta”.
Successivamente invece è stato nominato direttore artistico della festa di Piedigrotta a Napoli organizata il per 14 settembre 2008, la festa è stata un susseguirsi di emozioni e ospiti d’onore da Sophia Loren a Pippo Baudo fino ad arrivare al Cardinale Sepe, tutto avanti a 50.000 spettatori per niente abbattuti dalla lunga pioggia caduta nel corso della kermesse.
Il 20 settembre 2008 torna, in occasione della festa di San Matteo, in concerto a Salerno, città in cui mancava da oltre 10 anni, con ospite Raiz.