Riccardo Scamarcio

Nato a Trani nel 1979, alla fine degli anni ’90 si è trasferito a Roma per seguire i corsi di recitazione della Scuola Nazionale di Cinema.
L’ultima forza centripeta del cinema italiano e la rappresentazione più vera di un Duemila che si sta dimostrando molto prolifico. Cuore e corpo di tanti personaggi “perfetti” che a loro volta sono cuore e corpo delle pellicole in cui nascono, vivono e soffrono; mascolino, ma poco incline alla rettitudine, questo è Riccardo Scamarcio. La scommessa vinta della nostra nuova settima arte.
Figlio di una pittrice, dopo essersi ritirato per l’ennesima volta dal liceo provocando le ire della sua famiglia, a soli 16 anni, su consiglio di un amico, si trasferisce a Roma per seguire i corsi di recitazione del Centro Sperimentale, dove studia con Mirella Bordoni, Mino Bellei, Marco Baliani e soprattutto Nicolai Karpov. Dopo tanto teatro, debutta artisticamente nella serie tv Compagni di scuola (2001), che raggruppa nel suo cast svariati attori che poi diventeranno i simboli di una rinascita dello star system nazionale: Brando De Sica, Cristiana Capotondi e Laura Chiatti. Successivamente è diretto da Damiano Damiani nel film tv Ama il tuo nemico 2, mentre il vero esordio sul grande schermo è tenuto nientemeno che da Marco Tullio Giordana nel 2003, quando lo sceglie per la pellicola La meglio gioventù.
Con quell’aria da “bad guy” che si ritrova, molto inquieto e tanto sciupafemmine, dopo aver interpretato Ora o mai più (2003) di Lucio Pellegrini, viene scelto da Luca Lucini per il ruolo che lo consacrerà ad attore di culto degli adolescenti: il diciannovenne teppista Step del blockbuster romantico Tre metri sopra il cielo (2004), accanto a Katy Louise Saunders. Questo ruolo, seducente e allo stesso tempo violento, che si sgretola lentamente in nome del primo amore, al di là dei contrasti sociali e dei tormenti familiari, non solo riscuote uno straordinario successo di pubblico, ma lo conferma come uno degli attori più promettenti della sua generazione, premiandolo con il Globo d’Oro come miglior attore esordiente.
Presente nel cast de L’odore del sangue (2004) di Mario Martone, è poi uno dei tre protagonisti (insieme a Gabriella Pession e Francesca Inaudi) della bellissima commedia romantica L’uomo perfetto (2005). Infine, sul set di Texas (2005) di Fausto Paravidino trova l’amore nell’attrice Valeria Golino (di 14 anni più grande di lui) e una nomination ai Nastri d’Argento come miglior attore non protagonista. Sguardo diretto e broncio sempre in bella vista, viene scelto da Michele Placido per interpretare il pericoloso criminale soprannominato “il Nero” nel suo Romanzo criminale (2005), rituffandosi nel piccolo schermo solo accanto a Martina Stella nello sceneggiato La freccia nera (2006). Protagonista con Monica Bellucci di una delle scene più erotiche di Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi (2007) di Giovanni Veronesi, interpreterà poi Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti (tratto dal romanzo “Il fasciocomunista” di Antonio Pennacchi), dove Riccardo sarà Manrico, un ragazzo vincente e interessato alla politica più per posa che per convinzione, opposto al fratello perdente interpretato da Elio Germano. Testimonial di successo dei gioielli e orologi Breil, riprende i panni di Step nel sequel Ho voglia di te, diretto da Luis Prieto.
Ancora capace di cogliere quel modo di essere maschile che si credeva stesse andando perduto, tuttavia ancora capace di essere incline alla ricerca di se stesso e alla dimostrazione che non deve niente a nessuno, Riccardo Scamarcio è un attore che lascia il suo segno nelle sue interpretazioni, con la stessa veemenza di un cacciatore. Anche se, parallelamente, i suoi personaggi nascondono, dall’altro lato della medaglia, la loro natura sentimentalmente fragile. Fratture interne che non si raccontano, ma che si sentono nel suo sguardo azzurro e che lo rendono così vulnerabile da essere un nuovo sex symbol e un piccolo mito di casa nostra. Nel 2008 ritorna sul grande schermo con il thriller Colpo d’occhio , diretto da Sergio Rubini ; a questo film fanno seguito: Italians , regia di Giovanni Veronesi , Il grande sogno , regia di Michele Placido , Verso l’eden , regia di Costa-Gavras e La prima linea , regia di Renato De Maria , tutti nelle sale nel 2009 . Nel marzo 2010 esce il suo nuovo film Mine vaganti di Ferzan Ozpetek , dove recita con Alessandro Preziosi ed Ennio Fantastichini.

Piccola nota di gossip Riccardo è fidanzato con Valeria Golino dal 2006.

Stefano Reali

Regista e sceneggiatore italiano. Esordisce dietro la mdp nel 1986 con la divertente commedia fiabesca dai richiami ecologisti Laggiù nella giungla, di cui cura anche la sceneggiatura insieme a P. Quartullo. Dopo alcuni lavori per il teatro e il piccolo schermo, nel 1997 dirige e sceneggia la sua seconda opera cinematografica: In barca a vela contromano, in cui abbandona i richiami ironici al genere esotico per focalizzare l’attenzione sui problemi della vita quotidiana e sulla malasanità, mantenendo un piacevole ritmo in una storia dai risvolti più agrodolci che drammatici. In seguito lavora soprattutto per la televisione come regista di sceneggiati.

Manuel Frattini

PETER PAN IL MUSICAL – Teatro Sistina

Artista completo, ovvero danzatore, cantante e attore, Manuel Frattini ha trovato nel genere del Musical il canale d’espressione più congeniale.
Grazie alle sue ineccepibili qualità artistiche e alla sua versatilità è rapidamente diventato uno dei più noti e amati protagonisti del Musical made in Italy.

“Gambe scattanti, che sanno accattivarsi il pubblico con un guizzo solare di energia, complice una predilezione per vorticose sequenze di tip tap sprizzanti humour e euforia… Questo è Manuel Frattini, occhi vivaci su cui troneggia un ciuffo sbarazzino di capelli”: questa definizione del critico Francesca Pedroni ben riassume le peculiarità di Manuel Frattini, a partire dagli studi televisivi – dove ha mosso i primi passi come primo ballerino e coreografo in numerose produzioni Rai e Mediaset come Fantastico”, “Pronto… è la Rai?”, “La sai l’ultima?” e “Festivalbar” – fino ad arrivare alla carriera in teatro

Maurizio Crozza

Si diploma nel 1980 alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, prosegue la sua carriera con il Teatro dell’Archivolto di Genova dove forma, insieme agli altri attori, il gruppo cabarettista genovese Broncoviz, di cui facevano parte anche gli attori Ugo Dighero, Marcello Cesena, Mauro Pirovano e Carla Signoris.

Acquisisce popolarità in televisione in programmi satirici di Rai 3 come Avanzi e Tunnel, nella trasmissione Hollywood Party nel 1995 e nei programmi della Gialappa’s Band. Nel 1995 avviene l’esordio come attore cinematografico, come co-protagonista, nel film Peggio di così si muore di Marcello Cesena a cui fa seguito, nel 1999, Tutti gli uomini del deficiente, di Paolo Costella da un soggetto della Gialappa’s Band.

Le stagioni 2001/2002, 2002/2003, 2003/2004 vedono Crozza come comico e trasformista di punta nelle trasmissioni Quelli che… il calcio e La grande notte del lunedì sera, presentate entrambe da Simona Ventura. Nel 2002 appare nella sesta e ultima puntata di Stasera pago io… in euro, programma televisivo condotto da Fiorello su Rai 1. Dopo due anni guadagnerà lo stesso ruolo sul palco di Sanremo, nel festival di Tony Renis.

Nel 2005 ritorna al teatro con il monologo Ognuno è libero, nel quale dimostra le sue capacità di imitatore e comico. Lo stesso anno Adriano Celentano lo vuole nel suo programma Rockpolitik. Il 25 aprile 2006, esordisce come show man in un nuovo programma, del quale è anche autore, Crozza Italia, su LA7. Nel novembre dello stesso anno viene criticato dal quotidiano L’ Avvenire nonché da esponenti del mondo cattolico[1], a causa della sua imitazione del Papa all’interno della trasmissione.

Dal 2007 cura e interpreta stabilmente la copertina del programma Ballarò su Rai 3. Nel giugno 2009 il suo show, che sarebbe dovuto ripartire nell’autunno dello stesso anno, viene rimandato al 18 aprile 2010 col titolo Crozza Alive. Il 20 maggio 2011 Crozza riparte su LA7, col programma di satira: Italialand. Da venerdì 21 ottobre 2011 riprende il suo show con il titolo Italialand – Nuove Attrazioni. Il programma andrà in onda per dieci settimane ogni venerdì sera.

Raul Cremona

Inizia nei locali milanesi con personaggi a sfondo magico (Mago Oronzo, Silvano una parodia del Mago Silvan) e per lo più comico grottesco, per poi passare a ruoli un po’ più impegnativi. Finisce così nel piccolo schermo grazie allo Zelig di Milano, diventandone una delle colonne portanti, tanto che in seguito ne prosegue l’attività con il programma televisivo Zelig Circus. Tra i suoi personaggi troviamo il maschilista Omen che ce l’ha a morte con le donne, che sbraita e urla agli uomini in sala per farsi rispettare (ma ad una telefonata della moglie, che lui chiama “la Bestia”, si zittisce immediatamente diventando mansueto come un agnello). Poi il melodrammatico Jacopo Ortis e le lettere all’amico Ugo Foscolo, per passare poi a Evok, il Messia di una pseudoreligione che porta luce e prosperità, che benedice la folla con una spazzola bagnata in un secchio che passa poi tra i capelli.

Antonio Catania

Nato ad Acireale nel 1952, Antonio Catania si è diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano e ha poi partecipato a molte trasmissioni televisive e a numerosi spettacoli teatrali, spesso diretto da Gabriele Salvatores.
Proprio grazie a Salvatores, Catania si è avvicinato al grande schermo e ha debuttato nel 1987 con un ruolo in Kamikazen – Ultima notte a Milano. Ha preso parte poi anche ad alcuni dei film successivi del regista premio Oscar, partecipando nel 1991 a Mediterraneo, nel 1992 a Puerto Escondido e nel 1993 a Sud.
Lo stesso anno Antonio Catania ha recitato anche nel delicato Mille bolle blu di Leone Pompucci e nel 1995 è comparso in Camerieri, sempre diretto da Pompucci.
Si sono susseguiti poi, per Catania, alcuni film particolarmente apprezzati dal pubblico e soprattutto dalla critica, come La classe non è acqua (1996), opera prima di Cecilia Calvi, Vesna va veloce (1996) di Carlo Mazzacurati e Il carniere (1997) di Maurizio Zaccaro.
Le doti interpretative di Antonio Catania si sono evidenziate anche grazie a In barca a vela contromano (1997) di Stefano Reali e al successivo La cena (1998) di Ettore Scola. Nel 1999, Catania è stato il marito di Licia Maglietta sul set dell’ottimo Pane e tulipani di Silvio Soldini e nello stesso anno è apparso anche nel cast di Ormai è fatta!, insieme a Stefano Accorsi e Giovanni Esposito.
Nel 2000 ha interpretato il commissario Lucidi di Qui non è il paradiso e il marito in crisi di Come si fa un Martini, mentre nel 2001 ha ottenuto ottime critiche per la sua interpretazione di Don Saverio Zarbo ne Il consiglio d’Egitto e soprattutto per quella dell’impiegato Adriano, in ospedale insieme a Giovanni Esposito e Franco Javarone, in Ribelli per caso di Vincenzo Terracciano.

Manuela Kustermann

Manuela Kustermann esordisce giovanissima nel ruolo di Ofelia nell’Amleto di Carmelo Bene. Attiva dal 1967 al fianco di Giancarlo Nanni, ha interpretato gli spettacoli principali del gruppo La Fede, divenendo una delle figure-simbolo del teatro sperimentale fiorito a Roma dopo la metà degli anni Sessanta. Ha dato vita, sempre per la regia di Nanni, a una vasta galleria di complessi personaggi femminili del repertorio classico e moderno.

Dalla metà degli anni ’60 e per tutti gli anni ’70, Manuela Kustermann è la primadonna dell’avanguardia teatrale: affronta nudi di scena e provocazioni di ogni genere partecipando a tutti gli spettacoli di Giancarlo Nanni, con il quale debutta in Il bando di Virulentia , al Margutta di Roma (1966). Dal 1968 al ’72 i due – compagni di vita oltre che d’arte – danno vita alla Compagnia Teatro La Fede presentando al pubblico performance su Marcel Duchamp (1968), rivelando testi di grande forza espressiva come il Risveglio di primavera di Wedekind (1972) e riscrivendo classici quali A come Alice e Carrol. Quest’ultimo è una delle esperienze cruciali di quella stagione, caratterizzata dalla spontaneità e dalla forte gestualità del corpo. Sempre nel 1972 è Ofelia nell’Amleto di Carmelo Bene. Dopo una fugace esperienza allo Stabile di Genova (Ondine , 1973), Manuela Kustermann dà vita con Giancarlo Nanni alla Cooperativa “La fabbrica dell’attore”, e apre nella capitale lo spazio sperimentale Teatro in Trastevere. Poliedrica e androgina, la Kustermann veste spesso panni maschili (in Faust e in Franziska, dove indossa la marsina). Con Nanni ritorna ad Amleto, ma questa volta veste i panni del principe di Danimarca (1978). Ruggiti d’avanguardia ancora nel 1979, quando lei e Nanni sono Jean Harlow & Billy the Kid. Nel 1982 Manuela Kustermann è interprete di una bella versione di Casa di bambola di Ibsen a cui seguono altri numerosi spettacoli.
Nel 1986 la Coop. La Fabbrica dell’Attore ristruttura un vecchio cinema nel quartiere di Monteverde vecchio, chiamato Il Vascello e nel 1989 apre la stagione con Tadeus Kantor con lo spettacolo “Qui non ci torno più”. Da allora il Teatro Vascello è uno dei punti di riferimento per tutta la ricerca teatrale italiana e internazionale, oltre che per la danza.

Dopo la morte di Giancarlo Nanni avvenuta nel 2010, Manuela Kustermann rimane da sola alla direzione artistica del teatro Vascello Stabile d’innovazione, continuando in quella ricerca di spinta verso il nuovo che ha da sempre caratterizzato le stagioni del teatro Vascello.

Prospero Richelmy

Prospero Richelmy studia al DAMS di Bologna, vince una borsa di Studio presso il Teatro di Roma, frequenta seminari di recitazione, (Jerzy Grotowsky, Tadeutsz Kantor, Actor’s Studio) regia( Ron Richards) e sceneggiatura (Bob Mac Kee). Inizia come comico in vari teatri di Cabaret. Lavora come testimonial in circa 100 spot pubblicitari, passa al Cinema e alla TV lavorando, spesso in ruoli fissi, in una trentina di serie TV (Incantesimo, Diritto di difesa, Cuori rubati, Vivere, Maresciallo Rocca, La squadra, Un posto al Sole, Un medico in famiglia ecc). Al Cinema e in Teatro lavora tra gli altri con Jim Belushi, Jean Rochefort, Sybil Sheperd, Vittorio Gassmann, Ugo Tognazzi, Alessandro Benvenuti, Sergio Castellitto, Ornella Muti, Sabrina Ferilli. Continuando la sua carriera di attore (lavora come protagonista ed antagonista in vari spettacoli ( è l’antagonista di Montesano in Meno Male che c’è Maria al teatro Sistina e in “Un sogno di famiglia” ed è protagonista in varie produzioni) debutta come autore-attore-regista nell’88 con: “Compro solo le Mutande a Spoleto” a cui seguono nel 92 “Il Più grande attore italiano di Teatro No alle Hawaii,” nel 95: “Segni Particolari Nessuno”; nel 2001 in “Una sirena per Jessica” (come autore ed attore)Unico Grande amore (2003/2004). (come autore), Romane de Roma , 2007, “ “Te lo do io Pasquino” 2009 (autore). Lavora anche in qualità di autore-attore comico televisivo in spettacoli di Varietà (Gelato al Limone, La Festa dell’Estate conPippo Baudo, Assolo ecc) E’ ospite alcune volte del Maurizio Costanzo Show dove registra in una sua partecipazione il 33% di share.

CINEMA

In cinema, Tv e teatro lavora tra gli altri con: Jim Belushi, Jean Rochefort, Sybil Shepard, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Enrico Montesano, Alessandro Benvenuto, Arnoldo Foà, Sergio Castellitto, Massimo Dapporto, Ornella Muti, Sabrina Ferilli, etc.

2003 “Ti spiace se bacio mamma?” di Alessandro Benvenuti. Con Marina Massironi, Natascia Stefanenko. Nel ruolo di Alberto.
1996 “Criminals” 7 criminali ed un bassotto di Eugene Levy con J. Belushi, J. Candy, Giancarlo Giannini. (USA)
1991 “Burlesque” di J. M. Ribes con Jean Rochefort. (Francia)
1986 “Sembra morto ma è solo svenuto” di Felice farina; Premio Fipresci Festival di Venezia. Con M. Confalone e Castellitto.
2009 “L’alibi violato” di Riccardo sesani Miticon Prod. Ruolo : Gip.
1990 “Caramelle da uno sconosciuto” di M. Ferrini con sabrina Ferilli.
1989 “Metrò all’alba” di F. Lori Coprotagonista.
1984 “Parola per parola” di M. Buri; Festival Internazionale Cinema Giovani Torino. Protagonista.
1984 “Albergo Verdi” di V. Badolisani. Festival Internazionale Cinema Giovani Torino e Rai 3. Protagonista.
1983 “La sonata a Kreutzer” di G. Rosaleva, (finalista film Festival di Locarno). Antagonista
1982 “Venerdì sera, lunedì mattina” di Pianciola e Chiantaretto. Gabbiano d’argento al Film Festival di Bellaria. Protagonista.
1982 “Rosae” di M. Gianotti; Festival Internazionale Cinema Giovani Torino. Protagonista.

TEATRO

2010 “Un sogno di famiglia” di Enrico Montesano. Teatro Sistina Roma e turnè. 2007 “Marie Galante” musiche di Kurt Weill. Teatro dell’Opera di Roma.
2001 “Una sirena per Jessica” autore, regista. Teatro Colosseo Roma.
1999/2001 “E meno male che c’è Maria” (tratto dal film Mrs. Doubtfire) con Enrico Montesano e Barbara D’Urso. Regia di Pietro Garinei. Teatro Sistina Roma e turnè nei principali teatri Italiani.
1997 “Rapporto di coppia” Regia di W. Manfrè. Protagonista. Torino.
1995 “Segni particolari: nessuno” autore, regista. Teatro Erba di Torino ed in turnè.
1993 “Il più grande attore Italiano di teatro No alle Hawaii” Teatro dell’orologio Roma. Autore e regista. (Vari passaggi Tv: Costanzo Show ecc.)
1988 “Compro solo le mutande a Spoleto” autore, regista. Teatro dell’orologio Roma.
1980 “Belli si nasce” di P. Pingitore. Con P. Franco e G. Magalli. Teatro Brancaccio Roma
1999 “La storia degli orsi Panda e di un sassofonista che aveva una amichetta a Francoforte” di Matei Visniec. Con Daniela Poggi. Regia di Gianni Leonetti. Teatro Spazio 1 Roma.
1998 “Il gabbiano” di A. Checov. Teatro Nazionale Roma.
1991 “Il teatro della notte” da Pasolini. Regia G. Marini. Teatro Comunale di Bologna.
1984 “Orwell 1984” Teatro Ater Ferrara. 1979 “Il pellicano” di A Strindeberg. Teatro della Cappella Torino.
1978 “Ex – Sistere” co – autore. Centre Pompidou Parigi.
DRAMMI
2005 “Carabinieri si nasce” di Pino Ammendola. Teatro Sala Umberto. Antagonista.
1995 Varie serate: Teatro Parioli con Vittorio Gassman, Arnaldo Bagnasco ecc.
1995 Premio Comix Vince il premio al festival di Grottammare.
1978/1982 Ospite fisso al “Centralino” locale di cabaret di Torino.

TELEVISIONE
2010 “Al di là del lago” regia di Raffaele Martes. Canale 5. Ruolo: magistrato.
2010 “La squadra” registi vari. RAI 3. Ruolo: Emanuele De Stefano.
2009 “Un medico in famiglia” registi vari. RAI 1. Ruolo: Padre di Fanny.
2009 “Un posto al sole” registi vari. RAI 3. Ruolo: Walter D’Ambra. 2008 “Rex” RAI 1.
2007 “Settevite” sit – com. RAI 2.
2006 “Sottocasa” RAI 1.
2004/2005 “Vivere” Canale 5. Ruolo fisso: Procuratore Rosati.
2004 “Ultimo rigore 2” regia Sergio Martino. RAI 2. Rulo fisso: Agostino Silvestri.
2003/2004 “Diritto di difesa” RAI 2. Ruolo fisso: Vicequestore Santieri.
2002/2003 “Cuori rubati” registi vari. RAI 2. Ruolo fisso: Angelo Ripa
2003 “Vento di ponente” regia di Fabrizio Soprani. Canale 5. Guest.
2003 “Il maresciallo Rocca” regia di Giorgio Capitani. RAI 1. Guest.
2002 “Un colpo al cuore” regia A. Benvenuti. RAI 1. Ruolo fisso: Antonucci.
2002 “La squadra” registi vari. RAI 3. Ruolo: Michele Palladino.
2001 “Un posto al sole” registi vari. RAI 3. Ruolo:Ing. Gilestrino.
2001 “Ciao professore” regia di S. M. Sanchez. Ruolo: Ing. Tucci.
2001 “Alex l’ariete” regia di D. Damiani. Ruolo: Tenente comandante.
2001 “Centocittà” regia di P. Logli. Conduttore dei servizi.
2001 “Viaggio a Roma” RAI International. Protagonista.
2000 “Scomparsi” regia di C. Bonivento. Ruolo: G.I.P.
2000 “Tequila e Bonetti” regia di B. Nappi. Ruolo: Mario Drago.
1998/1999/2000 “Incantesimo 1 e 2” regia G. Lepre, T. Shermann, A. Cane. RAI 2. Ruolo fisso: dott. Mario Grassi.
1999 “L’ispettore Giusti” regia di S. Martino. Ruolo: avvocato.
1988 “Stalkammer Zurich” regia Von Kotze. Serie Tv per ZDF.
1985 “Lighea” regia di C. Tuzii. RAI 3. Di T. Lampedusa.
1984 “I racconti del mistero” regia di Carlo Di Carlo. RAI 2.
1983/1984 “Fiumicino” di P. Poeti. RAI 1
1983 “I racconti del maresciallo” regia di G. Soldati. RAI 1. Coprotagonista.

TELEVISIONE FORMAT E VARIETA’
2003 “Assolo” La 7 e SKY Comedy Central. Comico.
1998 “Gratis” RAI 1. Contenitore. Conduttore.
1997 “Gelato al limone” RAI 1. Varietà. Autore e comico fisso.
1996 “Servizio a domicilio” RAI 1. Con Giancarlo Magalli.
1994 “Avanti un altro” Canale 5. Con Pippo Franco.
1993 “La festa dell’estate” RAI 1. Con Pippo Baudo. Comico.
1992/1993 “Maurizio Costanzo Show” Canale 5. Durante le sue performances la trasmissione registra il 33% di share.
1984 “Concertazione” regia di Enzo Trapani. Comico/Cantante.
1998 “Numero 1” Con Pippo Baudo.

Stefano Accorsi

Stefano Accorsi nasce a Bologna il 2 marzo 1971.
Terminato il Liceo Scientifico “Sabin” nel 1990, nel ’91 risponde ad un annuncio pubblicato sul “Resto del Carlino” dal regista Pupi Avati in cerca di attori per un suo film e, dopo pochi incontri, viene scelto per Fratelli e sorelle, girato negli Stati Uniti, con il quale vincerà l’Oscar dei giovani come miglior attore esordiente.
Appena tornato in Italia, si iscrive alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, diplomandosi nel ’93.
Nel frattempo, nel ’92, gira Un posto.
Entra in seguito nella Compagnia del Teatro Stabile dell’Arena del Sole di Bologna, e nel ’93 recita in numerosi spettacoli classici, da “I sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, a “Gli Innamorati al teatro comico”, diretto da Nanni Garella. Ma la popolarità giunge con la partecipazione allo spot pubblicitario del gelato Maxibon Motta, diretto da Daniele Luchetti nel ’94. Il suo “No comprendo” conquista immediatamente i suoi coetanei.
Dopo “Prove di abbordescion e Abbordescion”, titolo dello spot del Maxibon Motta, e il film-tv Voci notturne di Fabrizio Laurenti e Pupi Avati, nel 1995 interpreta Alex, giovane studente del liceo classico, alle prese con amori, conflitti adolescenziali e prime delusioni, protagonista di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tratto dal romanzo del bolognese Enrico Brizzi e diretto dall’esordiente regista – altrettanto bolognese – Enza Negroni.
Nel ’96 torna a teatro recitando in diversi spettacoli, tra cui “Le donne curiose”, “Ista Laus pro nativitate et passione domini”, “Fagiolino e Biavati caduti dalle nuvole” e Naja. Quest’ultimo, diretto da Angelo Longoni ed interpretato anche da Enrico Lo Verso, verrà poi tradotto sul grande schermo (1997).
Sempre nel 1996 recita nel film La mia generazione di Wilma Labate ed ottiene una piccola parte anche in Vesna va veloce di Carlo Mazzacurati.
Nel 1997 segue un Seminario Intensivo di Movimento Scenico e di Introduzione alla Bio meccanica Teatrale, con uno studio di Drammaturgia.
Nell’estate dello stesso anno viene richiamato da Luchetti per fare da protagonista nel suo nuovo film I piccoli maestri.
Il 1998 è un anno ricco di impegni.
Stefano infatti interpreta Freccia, personaggio principale del film Radiofreccia di Luciano Ligabue e, grazie alla sua splendida interpretazione, vince diversi premi: David di Donatello, Premio Amidei e Ciak d’Oro come migliore attore protagonista.
Lo ritroviamo ancora, insieme a Giovanna Mezzogiorno, nel film-tv Più leggero non basta, diretto da Elisabetta Lodoli.
Infine impersona il “bandito-gentiluomo” Horst Fantazzini – nella sua triste ma reale storia – nel film Ormai è fatta del regista Enzo Monteleone, grazie al quale vince la Grolla d’oro come attore protagonista.
Nel ’99 si cala nei panni dell’avvocato Raffaele Della Valle per il film Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro, che ripercorre la storia sul caso Tortora, con il quale gli viene attribuita un’altra Grolla d’oro.
Interpreta poi il ruolo di ragazzo-padre vittima della febbre del gioco nel film-tv Come quando fuori piove di Mario Monicelli.
Con l’inizio del nuovo millennio gli impegni di Stefano si moltiplicano: tra la fine del 1999 e quella del 2000 gira ben 4 film.
Capitani d’Aprile di Maria De Medeiros, in cui recita la parte dell’ufficiale Salgueiro Maia, uno dei leader dell’insurrezione del 1974 in Portogallo, passata alla storia come “Rivoluzione dei Garofani”;
L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, che mostra il desiderio di fuga, l’irrequietezza e l’incapacità di vivere tipici dei nostri tempi;
Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek, in cui recita nel ruolo di un ragazzo omosessuale vincendo, grazie alla sua splendida interpretazione, il Nastro d’Argento (premio dei giornalisti cinematografici al cinema italiano) come migliore attore protagonista, il Globo d’Oro dalla Stampa Estera in Italia e il Ciak d’Oro come migliore interprete;
La stanza del figlio di Nanni Moretti, dove lo vediamo paziente nevrastenico di Moretti-psicanalista.
A Londra gira in seguito Tabloid Tv, del regista David Blair, dove è un calciatore italiano che ama la bella vita e la cocaina.
Stefano gira anche, tra Venezia e Roma, il film-tv Il giovane Casanova, diretto da Giacomo Battiato, che è stato trasmesso da Canale 5 nel febbraio 2002.
Santa Maradona, del regista Marco Ponti, è il titolo del film che ha girato a Torino tra la primavera e l’estate 2001. E’ stato il film italiano con il miglior incasso nel periodo autunno/inverno 2001.
Nel novembre del 2001 Stefano termina le riprese di Un viaggio chiamato amore, diretto da Michele Placido, in cui interpreta il poeta Dino Campana. Il film è stato in concorso alla 59^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia e, grazie alla sua magnifica recitazione, Stefano ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.
Dopodiché si concede il cosiddetto “anno sabbatico” durante il quale trascorre molto tempo in Francia (ed impara il francese). Torna alla ribalta con la 60^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia, alla quale partecipa in veste di giurato.
Da novembre 2003 a febbraio 2004 gira, a Roma, il film Ovunque sei, diretto nuovamente da Michele Placido, nel ruolo di un medico del pronto intervento. In marzo inizia subito a girare un’altra storia, L’amore ritrovato, diretto da Carlo Mazzacurati, con Maya Sansa. Entrambi i film hanno partecipato alla 61^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia, il secondo fuori concorso.
Il 2005 vede un buon inizio: Provincia meccanica, il film d’esordio di Stefano Mordini, viene scelto come rappresentante dell’Italia al Festival di Berlino a febbraio. In ottobre esce Romanzo criminale, diretto ancora da Michele Placido, con un cast d’eccezione (Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino e Jasmine Trinca). Il film riscuote ampio successo di pubblico e di critica; verrà infatti candidato al Festival di Berlino 2006 come unico rappresentante dell’Italia. Con il termine del 2005, Accorsi conclude anche le riprese di 2 film francesi: “Les Brigades du Tigre” per la regia di Jerome Cornuau, uscito in Italia nel 2007 con il titolo Triplice inganno e Tutta colpa di Fidel (La faute à Fidel), dell’esordiente figlia d’arte Julie Gavras, presentato nel 2007 a ben 3 festival: la Festa del Cinema di Roma, il Sundance Film Festival e il Festival di Berlino. Nel 2006 Stefano Accorsi rientra in Italia per girare il toccante film di Ferzan Ozpetek Saturno contro, tornando così a lavorare con il regista dopo il successo de “Le fate ignoranti”. Le riprese vengono però brevemente interrotte per un lieto evento: il 21 settembre 2006 Accorsi diventa papà di Orlando, figlio della sua unione con la modella-attrice Laetitia Casta. Ma gli impegni cinematografici continuano, di nuovo in Francia: nel 2007 gira 3 film, Un baiser s’il vous plait di Emmanuel Mouret (regista della divertente commedia “Cambio d’indirizzo”), Les deux mondes di Daniel Cohen e La jeunne fille et les loups di Gilles Legrand, dove recita per la prima volta al fianco di Laetitia Casta.
Nel 2008 e 2009 Stefano si divide tra il cinema e il teatro: gira, tra Francia e Lussemburgo, Baby Blues di Diane Bertrand, una commedia che ha per tema il desiderio della maternità, Je ne dis pas non di Iliana Lolic e Nous trois di Renaud Bertrand; da febbraio a maggio 2008 e da gennaio a marzo 2009 è impegnato nella tournée teatrale italiana di Il dubbio di John Patrick Shanley, per la regia di Sergio Castellitto. Lo spettacolo, che affronta il tema della pedofilia nella chiesa, vede Stefano Accorsi nel ruolo di un prete accusato di molestie sessuali ad un bambino e riscuote un ampio successo di pubblico.
Da luglio a settembre 2009 torna al cinema italiano per girare Baciami ancora, il seguito de “L’ultimo bacio”, sempre diretto da Gabriele Muccino ed accompagnato da molti attori presenti nel primo film.
Durante le riprese, il 30 agosto nasce Athena, la sua seconda figlia.

Emanuele Salce

Figlio dell’attore e regista Luciano Salce e dell’attrice Diletta D’Andrea, è cresciuto però con il secondo marito della madre, il grande Vittorio Gassman, e con suo fratellastro Alessandro Gassman.

Comincia a recitare nella pellicola Di padre in figlio (1982), diretto proprio da Gassman padre, accanto a suo fratellastro Alessandro, Paola Quattrini e l’amico di famiglia Adolfo Celi. Principalmente interprete e soprattutto autore teatrale, torna sul piccolo schermo in Una donna per amico 3 (2001) con Lucio Allocca, Stefano Benassi, Mia Benedetta, Benedicta e Brigitta Boccoli, Alessandro Bucci, Massimo Ciavarro, Edoardo Costa, Enzo De Caro, Giorgio Colangeli, Elisabetta Gardini, Marisa Merlini e Micaela Ramazzotti. Voluto fortemente da Ettore Scola per un piccolo ruolo in Concorrenza sleale (2001) con Gérard Depardieu, recita anche in Colpo d’occhio (2008) e in qualche puntata di Ho sposato uno sbirro (2010). Poi avrà un piccolo ruolo in Il figlio più piccolo (2010) di Pupi Avati e Il padre e lo straniero (2010).

Come regista, dopo aver diretto con Tommaso Pagliai il corto La lunga strada (2002), è il regista con Andrea Pergolari del documentario L’uomo dalla bocca storta (2009), incentrato sulla vita di suo padre.