Sono nato a Napoli il due dicembre del 1951 da una “vecchia” famiglia napoletana, con lontane ascendenze spagnole dal lato della nonna paterna (una De Giacomo) e qualche altrettanto lontana influenza siciliana dal lato materno, senza dimenticarsi di qualche cromosoma medio orientale che “lega” sicuramente la mescola, insomma un vero “sudicio sudista” di quelli da fare accapponare la pelle a Bossi! Come molti napoletani doc, coniugo una puntualità svizzera ed uno stakanovismo teutonico ad una filosofia di vita molto permissiva e accomodante. Lo so è contraddittorio, ma del resto credo che esprima un po’ l’anima della mia città, allo stesso tempo nobilissima e cialtrona. Ho cominciato ad avvicinarmi al mondo dello spettacolo nel 1964, partecipando ad alcuni sceneggiati televisivi presso il centro Rai di Napoli e svolgendo una intensa attività teatrale con piccoli gruppi studenteschi, fino ad avere la fortuna di una comparsata in un film di grande successo come “Operazione San Gennaro”. Ho passato alcuni anni alla ricerca della mia vera strada, dividendomi tra il teatro, gli sport quasi estremi (il judo, il paracadutismo, il motociclismo, senza mai eccellere però, a parte un unica e probabilmente casuale vittoria, in una gara del campionato cadetti nel 1968) e gli studi, che l’educazione borghese ed una certa passione per il “libro” mi impedivano di trascurare. Così, dopo la bufera politica dei primi anni settanta che mi aveva fortemente coinvolto, nel 1975 mi sono laureato con lode in Giurisprudenza, con una tesi di ricerca sulla poesia licenziosa dei giuristi napoletani del ‘700 e nello stesso anno, grazie all’attore e regista Arnaldo Ninchi, sono partito per la mia prima tournee teatrale. A quel punto mi toccava scegliere cosa fare da grande. L’incontro con Achille Millo, che considero il mio vero maestro, fu decisivo e mi spinse a dedicarmi anima e corpo, al “mestiere dell’attore”, così mi trasferii a Roma, che è diventata la mia seconda patria. Oltre che con il grande Millo in quegli anni ho avuto il privilegio di lavorare con la Compagnia dei Giovani, con Tino Buazzelli, con Salvo Randone e di essere diretto da Mario Landi, da Alessandro Fersen, da Edmo Fenoglio e altri grandi. Ho scelto forse la strada meno facile, ma sicuramente quella che mi dettava il mio istinto e se tornassi indietro la ripercorrerei con lo stesso entusiasmo! Grazie al mio mestiere infatti, ho fatto esperienze uniche, ho viaggiato tantissimo ed ho conosciuto persone straordinarie! Nel 1984 mentre ero a lavorare a Los Angeles ho preso parte ad uno stage per attori stranieri, presso la “Lee Strasbery school” e questo mi ha definitivamente convinto che facevo il lavoro più bello del mondo. Ho fatto tanto teatro, tanta radio, tanto doppiaggio, tanta televisione. Nel ’95 poi, dopo il successo ottenuto interpretando “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” di Alessandro Capone, ho cominciato a scrivere e a dirigere delle commedie adatte alla mia comicità ottenendo (grazie alla benevolenza del pubblico!) un grande consenso ed infine da una di queste commedie ho realizzato un film, ma questo potete leggerlo in altre pagine di questo sito (sempre se non vi ho annoiato troppo!). La parte migliore della mia vita però è un’altra: la mia esperienza di padre. Nel 1986 ho avuto un figlio che si chiama Claudio e che segue le mie orme con apprezzabili risultati (è stato Rubini da giovane nel film di Salvatores “Denti”), ma soprattutto dopo il divorzio, ha scelto di vivere con me, offrendomi l’opportunità a cinquanta anni di dividere con lui un po’ della sua giovinezza… specialmente quando riusciamo a veleggiare insieme e a praticare la pesca subacquea, che con la moto e gli scacchi sono le nostre grandi passioni!!!
Pino Ammendola
