Silvio Orlando

Silvio Orlando nasce a Napoli il 30 giugno 1957 ed è proprio nel capoluogo partenopeo che inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo e in particolare del teatro, a cui affiancherà anche la televisione tra fine anni ’80 e inizio anni ’90.
L’esordio nel mondo del cinema avviene grazie a Gabriele Salvatores che nel 1987 decide di affidargli un ruolo nel suo Kamikazen – Ultima notte a Milano in cui interpreta un aspirante comico napoletano che si trasferisce al nord in cerca di fortuna.
Dopo Salvatores è il turno di Nanni Moretti, un altro dei registi a lui più cari, che prima lo dirige in Palombella rossa (1989) e poi lo vuole come coprotagonista ne Il portaborse (1991) di Daniele Luchetti; due anni più tardi tornerà a lavorare con Luchetti in Arriva la bufera e poi, nel 1995, ne La scuola. Nel 1993 c’è anche il ritorno con Gabriele Salvatores in Sud, che lo dirigerà nuovamente nel 1997 in Nirvana.

Da Un’altra vita (1992) e Vesna va veloce (1996) entrambi di Carlo Mazzacurati a Ferie d’agosto (1996) di Paolo Virzì, da Auguri professore (1997) di Riccardo Milani a Polvere di Napoli (1998) di Antonio Capuano, gli anni ’90 sono stati un susseguirsi di film che lo hanno portato a lavorare con alcuni dei più bravi cineasti italiani attivi in quegli anni.
Il 1998 segna il ritorno di Nanni Moretti che lo vuole come spalla in Aprile e in seguito gli affida un ruolo anche ne La stanza del figlio (2001) e Il caimano (2006), mentre nel 2008 i due si ritrovano nello stesso cast di Caos calmo diretti da Antonello Grimaldi, con cui l’attore aveva già lavorato nel 1996 ne Il cielo è sempre più blu. Ma il 2008 è soprattutto l’anno di Pupi Avati che lo dirige ne Il papà di Giovanna e gli permette di vincere, nello stesso anno, l’ambita Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile durante la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.