Viola è figlia d’arte: suo padre, Paolo Graziosi, è uno dei maggiori interpreti italiani. Ma non solo, è anche “nipote d’arte” – se così si può dire – dal momento che è nipote di Ugo Gregoretti. Con tanta famiglia, naturale che questa bella e volitiva ragazza, sospesa tra Roma e Parigi, si rivolgesse al teatro. E Viola ha scelto il teatro prestissimo, entrando per una porta importante ma certo non facile: scelta da Carlo Cecchi per la trilogia shakesperiana è stata, appena diciottenne, una straordinaria Ofelia.